Gli sbalzi termici e l’improvviso ritorno del freddo fuori stagione hanno costretto gli italiani a rispolverare abiti pesanti e a riaccendere i riscaldamenti: in tantissimi hanno subito le conseguenze di questo maggio atipico e si trovano ora a letto con malanni influenzali. Sarebbero ben 120 mila le persone alle prese con sindromi simil-influenzali, bronchite, tosse, mal di gola e raffreddori.
Un vero e proprio boom: per il periodo di fine maggio si tratta certamente di un record. Numeri simili, almeno negli ultimi 13 anni da quando è attiva la rete di sorveglianza influenzale non si erano mai registrati. La sintomatologia è quindi per lo più respiratoria, e proprio per questo può essere confusa con le forme allergiche tipiche della fase primaverile.