Nella città di Shijiazhuang (Hebei), ad esempio, la concentrazione di particelle con un diametro inferiore a 2,5 micron è già a livello di 500 unità. L’alto livello di contaminazione è in gran parte dovuto alle tantissime fabbriche, la maggior parte situate nella provincia di Pechino. Basti pensare che l’anno scorso in quest’area è stato prodotto un quarto dell’acciaio dell’intero Paese (più di tutti gli Stati Uniti).
Il problema è che nelle fabbriche che producono cemento, metallo, vetro e ceramica lavorano milioni di cinesi. Ma proprio a causa degli alti livelli di inquinamento, che minaccia seriamente la salute dei cinesi, le autorità sanitarie a metà febbraio hanno preso la decisione di chiudere 17 fabbriche di cemento.
Nella Provincia di Hebei stazionano dieci tra le città più inquinate dell’intera Cina e ridurre il numero di posti di lavoro è necessario per migliorare la qualità dell’aria nella regione e quindi la salute dei residenti – ha dichiarato un esponente delle autorità locali.