Un dramma dopo l’altro. Prima agosto, poi uno sciame sismico ininterrotto sfociato nella più intensa scossa di terremoto da 30 anni a questa parte. Secondo un primo bilancio sarebbero circa 200 mila gli edifici danneggiati più o meno pesantemente. Ben oltre 40 mila, invece, i terremotati.
Ovviamente anche il settore del turismo è letteralmente in ginocchio. A causa della attività sismica continua, alcune ambasciate europee con sede a Roma (possiamo citare quella polacca), ha sconsigliato ai propri cittadini i viaggi su gran parte del Centro Italia. Si menzionano in particolare le zone al confine tra Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, tra i centri abitati di Amatrice, Accumoli, Norcia, Arquata del Tronto, Montemonaco, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Preci.