Si sa ancora poco sulle dinamiche dei canyon sottomarini, nient’altro che vere e proprie vallate sommerse che creano incisioni lungo le coste ed i fondali. Si tratta di un “mondo sottomarino” in continua evoluzione: negli abissi sottomarini sono ben noti i più grandi canyon oceanici, come il colossale Monteray della California, una voragine di 153 chilometri che si estende dalla costa alla piana abissale a 3600 metri di profondità. Anche sul Mediterraneo ne sono presenti circa un centinaio di questi “tunnel”, anche attorno alle coste italiane: i canyon più noti si trovano a ridosso dello Stretto di Messina, in vicinanza di Ischia e sull’Asinara.
Grazie alle nuove tecnologie, fra cui sistemi sonar e robot, è venuto alla luce un rischio legato al canyon sulla costa calabra di Cirò Marina, dove sarebbero in pericolo infrastrutture come porti, strade e ferrovie. Un canyon sta infatti progredendo verso la linea costiera ed è un’evoluzione imprevedibile: durante le grandi tempeste, per effetto di forti correnti sottomarine i canyon “divorano” i fondali progredendo al ritmo di un metro al giorno verso la costa, per poi bloccarsi anche per un anno intero. Al pari dei terremoti e degli tsunami, sono un evento impossibile da prevedere e da monitorare con grande attenzione