Il quotidiano on line dailymail.co.uk afferma che la California e parte del nord America occidentale non sono pronti per il Big One: il super terremoto atteso, non si sa quando, ma che si potrebbe manifestare in un futuro prossimo.
Ci riferiamo al terremoto associato alla più sorvegliata faglia al mondo, quella di San Andreas.
Una recente relazione commissionata da uomini d’affari e politici afferma che tutta l’area che potrebbe essere investita dal devastante terremoto, non è pronta a subire scosse sismiche di Magnitudo 8-9 come potrebbero essere quelle causate dal terremoto temuto per la zona.
Nell’area interessata dal potenziale sisma ci sono città, fabbriche, ma soprattutto una delle maggiori aree metropolitane più popolate del Mondo. Località come Palm Springs, Los Angeles e San Francisco sono a rischio Big One.
Strutture vecchie, infrastrutture obsolete, sono il maggior problema. Secondo lo studio il maggior rischio non è costituito dai fabbricati (diffusamente antisismici), bensì dalle infrastrutture che vengono definite non idonee a sopportare super scosse di un terremoto come quello che è atteso. C’è una condizione potrebbe avviare incendi a catena, oltre altri rischi per le persone.
Nel frattempo gli esperti studiano uno sciame sismico che è iniziato qualche giorno fa in prossimità del settore sud della faglia, nella zona di Salton Sea (un lago).
Nell’area di Salton Sea, come riferisce latimes.com si sono avute oltre 200 scosse sismiche sino a magnitudo 4. Le scosse che si stanno verificando potrebbero influenzare la faglia di San Andreas, ed il fenomeno è sotto attento monitoraggio, anche se non è inedito, ma questo avviene estremamente prossimo alla faglia.
Insomma, la serie di notizie sul rischio sismico, e sul sistema di prevenzione della California, torna a far dormire sogni agitati soprattutto a scienziati e governanti.