L’incendio è scoppiato lo scorso 17 agosto e secondo gli esperti potrebbe essersi generato a seguito di un fulmine. Le condizioni meteo sfavorevoli, l’assenza di pioggia e il forte vento, hanno fatto sì che il rogo assumesse proporzioni bibliche e ancora oggi minaccia oltre cinquemila abitazioni. Le autorità hanno ordinato l’evacuazione degli abitanti nelle aree a rischio, al momento le prime stime parlano di circa 54 mila ettari di superficie bruciata.
Le operazioni di spegnimento vedono coinvolti più di 2.700 vigili del fuoco, supportati da aerei ed elicotteri. L’attività è ostacolata dal terreno spesso impervio, dalla mancanza di accessi adeguati per i mezzi pesanti e dal vento che alimenta le fiamme. Un altro grosso ostacolo è rappresentato dall’enorme pirocumulus generato dalla miscela di cenere e polveri, capace di causare repentini cambiamenti nella direzione del vento e conseguentemente nella traiettoria percorsa dal fuoco. La grossa nube è stata addirittura fotografata dall’astronauta Karen Nyberg, della Stazione Spaziale Internazionale.
Il governatore della California Jerry Brown ha ordinato lo stato di emergenza per tutta l’area di San Francisco, che dista circa 220 km dal fronte del fuoco. Oltre a interrompere l’erogazione di acqua, l’incendio potrebbe danneggiare le linee di trasmissione che forniscono energia elettrica alla città. A rischio è l’acquedotto di Hetch Hetchy, che alimenta circa l’85 per cento della metropoli. Altre due grosse centrali idroelettriche della zona sono state chiuse precauzionalmente, visto le fiamme sono ormai a circa 6 km dal serbatoio.
Il fuoco è giunto anche nelle immediate vicinanze del Parco Nazionale di Yosemite, lungo le rive del Lago di Eleanor dove sono stati bruciati 4,85 ettari di vegetazione appartenenti al parco. Il portavoce ha dichiarato che la zona di Withe Wolf, nella parte occidentale del parco, è stata chiusa.
L’incendio è scoppiato lo scorso 17 agosto e secondo gli esperti potrebbe essersi generato a seguito di un fulmine. Le condizioni meteo sfavorevoli, l’assenza di pioggia e il forte vento, hanno fatto sì che il rogo assumesse proporzioni bibliche e ancora oggi minaccia oltre cinquemila abitazioni. Le autorità hanno ordinato l’evacuazione degli abitanti nelle aree a rischio, al momento le prime stime parlano di circa 54 mila ettari di superficie bruciata.
Le operazioni di spegnimento vedono coinvolti più di 2.700 vigili del fuoco, supportati da aerei ed elicotteri. L’attività è ostacolata dal terreno spesso impervio, dalla mancanza di accessi adeguati per i mezzi pesanti e dal vento che alimenta le fiamme. Un altro grosso ostacolo è rappresentato dall’enorme pirocumulus generato dalla miscela di cenere e polveri, capace di causare repentini cambiamenti nella direzione del vento e conseguentemente nella traiettoria percorsa dal fuoco. La grossa nube è stata addirittura fotografata dall’astronauta Karen Nyberg, della Stazione Spaziale Internazionale.
Il governatore della California Jerry Brown ha ordinato lo stato di emergenza per tutta l’area di San Francisco, che dista circa 220 km dal fronte del fuoco. Oltre a interrompere l’erogazione di acqua, l’incendio potrebbe danneggiare le linee di trasmissione che forniscono energia elettrica alla città. A rischio è l’acquedotto di Hetch Hetchy, che alimenta circa l’85 per cento della metropoli. Altre due grosse centrali idroelettriche della zona sono state chiuse precauzionalmente, visto le fiamme sono ormai a circa 6 km dal serbatoio.
Il fuoco è giunto anche nelle immediate vicinanze del Parco Nazionale di Yosemite, lungo le rive del Lago di Eleanor dove sono stati bruciati 4,85 ettari di vegetazione appartenenti al parco. Il portavoce ha dichiarato che la zona di Withe Wolf, nella parte occidentale del parco, è stata chiusa.
L’incendio è scoppiato lo scorso 17 agosto e secondo gli esperti potrebbe essersi generato a seguito di un fulmine. Le condizioni meteo sfavorevoli, l’assenza di pioggia e il forte vento, hanno fatto sì che il rogo assumesse proporzioni bibliche e ancora oggi minaccia oltre cinquemila abitazioni. Le autorità hanno ordinato l’evacuazione degli abitanti nelle aree a rischio, al momento le prime stime parlano di circa 54 mila ettari di superficie bruciata.
Le operazioni di spegnimento vedono coinvolti più di 2.700 vigili del fuoco, supportati da aerei ed elicotteri. L’attività è ostacolata dal terreno spesso impervio, dalla mancanza di accessi adeguati per i mezzi pesanti e dal vento che alimenta le fiamme. Un altro grosso ostacolo è rappresentato dall’enorme pirocumulus generato dalla miscela di cenere e polveri, capace di causare repentini cambiamenti nella direzione del vento e conseguentemente nella traiettoria percorsa dal fuoco. La grossa nube è stata addirittura fotografata dall’astronauta Karen Nyberg, della Stazione Spaziale Internazionale.
Il governatore della California Jerry Brown ha ordinato lo stato di emergenza per tutta l’area di San Francisco, che dista circa 220 km dal fronte del fuoco. Oltre a interrompere l’erogazione di acqua, l’incendio potrebbe danneggiare le linee di trasmissione che forniscono energia elettrica alla città. A rischio è l’acquedotto di Hetch Hetchy, che alimenta circa l’85 per cento della metropoli. Altre due grosse centrali idroelettriche della zona sono state chiuse precauzionalmente, visto le fiamme sono ormai a circa 6 km dal serbatoio.
Il fuoco è giunto anche nelle immediate vicinanze del Parco Nazionale di Yosemite, lungo le rive del Lago di Eleanor dove sono stati bruciati 4,85 ettari di vegetazione appartenenti al parco. Il portavoce ha dichiarato che la zona di Withe Wolf, nella parte occidentale del parco, è stata chiusa.
L’incendio è scoppiato lo scorso 17 agosto e secondo gli esperti potrebbe essersi generato a seguito di un fulmine. Le condizioni meteo sfavorevoli, l’assenza di pioggia e il forte vento, hanno fatto sì che il rogo assumesse proporzioni bibliche e ancora oggi minaccia oltre cinquemila abitazioni. Le autorità hanno ordinato l’evacuazione degli abitanti nelle aree a rischio, al momento le prime stime parlano di circa 54 mila ettari di superficie bruciata.
Le operazioni di spegnimento vedono coinvolti più di 2.700 vigili del fuoco, supportati da aerei ed elicotteri. L’attività è ostacolata dal terreno spesso impervio, dalla mancanza di accessi adeguati per i mezzi pesanti e dal vento che alimenta le fiamme. Un altro grosso ostacolo è rappresentato dall’enorme pirocumulus generato dalla miscela di cenere e polveri, capace di causare repentini cambiamenti nella direzione del vento e conseguentemente nella traiettoria percorsa dal fuoco. La grossa nube è stata addirittura fotografata dall’astronauta Karen Nyberg, della Stazione Spaziale Internazionale.
Il governatore della California Jerry Brown ha ordinato lo stato di emergenza per tutta l’area di San Francisco, che dista circa 220 km dal fronte del fuoco. Oltre a interrompere l’erogazione di acqua, l’incendio potrebbe danneggiare le linee di trasmissione che forniscono energia elettrica alla città. A rischio è l’acquedotto di Hetch Hetchy, che alimenta circa l’85 per cento della metropoli. Altre due grosse centrali idroelettriche della zona sono state chiuse precauzionalmente, visto le fiamme sono ormai a circa 6 km dal serbatoio.
Il fuoco è giunto anche nelle immediate vicinanze del Parco Nazionale di Yosemite, lungo le rive del Lago di Eleanor dove sono stati bruciati 4,85 ettari di vegetazione appartenenti al parco. Il portavoce ha dichiarato che la zona di Withe Wolf, nella parte occidentale del parco, è stata chiusa.