La Sicilia è da giorni nella morsa del fuoco, complici i venti sciroccali associati a caldo torrido. Tra messinese e palermitano si sono avuti gli incendi più devastanti, con migliaia di ettari andati distrutti. Vigili del Fuoco e Canadair stanno provando a contenere i vari roghi ancora attivi: il fuoco ha aperto nuovi fronti a Tusa, in provincia di Messina e a Cefalù, in provincia di Palermo. L’incendio più devastante é quello che, partito dalle campagne di Pettineo, è arrivato in contrada Ippolito. Il sindaco di Tusa, Angelo Tudisca, ha disposto l’evacuazione di case e aziende di allevamento. Decine le persone in fuga dalle fiamme che ora si stano indirizzando verso il litorale. Nel tratto tra Tusa e Pollina l’incendio ha costretto a sospendere per tre ore il traffico ferroviario. A Cefalù si sono avuti danni incalcolabili nei giorni scorsi e l’incendio, alimentato dal vento di scirocco, è ripartito in contrada Allegracuore e sta distruggendo boschi e vegetazione mediterranea.
Fiamme anche nel trapanese: un incendio sta devastando il monte Bonifato, ai cui piedi sorge il comune di Alcamo. Su parte della montagna è stata istituita la riserva naturale bosco di Alcamo. Il video in basso mostra l’entità devastante del rogo e due giorni fa un altro principio d’incendio era stato spento sullo stesso monte. Il Dipartimento della Protezione Civile ha messo in evidenza che tutti questi incendi a fine settembre rappresentano un evento anomalo: dal 20 settembre a oggi, sono pervenute 78 richieste di concorso aereo al Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), laddove il dato degli ultimi dieci giorni di settembre per l’anno 2011 era di appena 18 schede, 8 nel 2010 e addirittura 3 nel 2009. In particolare, le fiamme, favorite dallo Scirocco, hanno interessato la Sicilia che ha fatto registrare da sola oltre la metà delle richieste di concorso aereo a supporto delle squadre di terra.