Il Vulcano Bardarbunga iniziò a borbottare lo scorso 16 agosto e da allora le notizie delle varie eruzioni hanno fatto il giro del mondo. Il magma ha creato grosse fenditure in una sorta di struttura a mosaico. Nel mese di settembre, almeno sinora, il clamore sul vulcano si era spento grazie all’indebolimento dell’attività eruttiva. Ma ieri, dopo giorni di “calma apparente”, il gigante ha richiamato l’attenzione degli esperti.
Nuove colate di lava sono state accompagnate da un forte terremoto di magnitudo 5.2 gradi della scala Richter. L’area è rimasta sismicamente attiva anche in queste settimane, tant’è che i geologi hanno continuato a registrare giornalmente numerose scosse. In media 50-60 al giorno.
Alla fine di agosto, le autorità islandesi furono costrette ad emettere l’allerta massima, che vieta ogni tipo di volo nelle vicinanze. Ultimamente, invece, il livello è stato abbassato da rosso ad arancione e il funzionamento degli aeroporti islandesi è ripreso a pieno regime. L’attuale livello impone il divieto di avvicinarsi al vulcano in un raggio di 18,5 chilometri.
Il Vulcano Bardarbunga iniziò a borbottare lo scorso 16 agosto e da allora le notizie delle varie eruzioni hanno fatto il giro del mondo. Il magma ha creato grosse fenditure in una sorta di struttura a mosaico. Nel mese di settembre, almeno sinora, il clamore sul vulcano si era spento grazie all’indebolimento dell’attività eruttiva. Ma ieri, dopo giorni di “calma apparente”, il gigante ha richiamato l’attenzione degli esperti.
Nuove colate di lava sono state accompagnate da un forte terremoto di magnitudo 5.2 gradi della scala Richter. L’area è rimasta sismicamente attiva anche in queste settimane, tant’è che i geologi hanno continuato a registrare giornalmente numerose scosse. In media 50-60 al giorno.
Alla fine di agosto, le autorità islandesi furono costrette ad emettere l’allerta massima, che vieta ogni tipo di volo nelle vicinanze. Ultimamente, invece, il livello è stato abbassato da rosso ad arancione e il funzionamento degli aeroporti islandesi è ripreso a pieno regime. L’attuale livello impone il divieto di avvicinarsi al vulcano in un raggio di 18,5 chilometri.
Il Vulcano Bardarbunga iniziò a borbottare lo scorso 16 agosto e da allora le notizie delle varie eruzioni hanno fatto il giro del mondo. Il magma ha creato grosse fenditure in una sorta di struttura a mosaico. Nel mese di settembre, almeno sinora, il clamore sul vulcano si era spento grazie all’indebolimento dell’attività eruttiva. Ma ieri, dopo giorni di “calma apparente”, il gigante ha richiamato l’attenzione degli esperti.
Nuove colate di lava sono state accompagnate da un forte terremoto di magnitudo 5.2 gradi della scala Richter. L’area è rimasta sismicamente attiva anche in queste settimane, tant’è che i geologi hanno continuato a registrare giornalmente numerose scosse. In media 50-60 al giorno.
Alla fine di agosto, le autorità islandesi furono costrette ad emettere l’allerta massima, che vieta ogni tipo di volo nelle vicinanze. Ultimamente, invece, il livello è stato abbassato da rosso ad arancione e il funzionamento degli aeroporti islandesi è ripreso a pieno regime. L’attuale livello impone il divieto di avvicinarsi al vulcano in un raggio di 18,5 chilometri.
Il Vulcano Bardarbunga iniziò a borbottare lo scorso 16 agosto e da allora le notizie delle varie eruzioni hanno fatto il giro del mondo. Il magma ha creato grosse fenditure in una sorta di struttura a mosaico. Nel mese di settembre, almeno sinora, il clamore sul vulcano si era spento grazie all’indebolimento dell’attività eruttiva. Ma ieri, dopo giorni di “calma apparente”, il gigante ha richiamato l’attenzione degli esperti.
Nuove colate di lava sono state accompagnate da un forte terremoto di magnitudo 5.2 gradi della scala Richter. L’area è rimasta sismicamente attiva anche in queste settimane, tant’è che i geologi hanno continuato a registrare giornalmente numerose scosse. In media 50-60 al giorno.
Alla fine di agosto, le autorità islandesi furono costrette ad emettere l’allerta massima, che vieta ogni tipo di volo nelle vicinanze. Ultimamente, invece, il livello è stato abbassato da rosso ad arancione e il funzionamento degli aeroporti islandesi è ripreso a pieno regime. L’attuale livello impone il divieto di avvicinarsi al vulcano in un raggio di 18,5 chilometri.