L’acqua degli oceani ha un’origine extraterrestre: non è certo una novità, ma fino a non molti anni fa la maggior parte degli scienziati aveva il convincimento che l’acqua sarebbe stata portata dagli asteroidi. Solo di recente nuove ricerche hanno dato invece forza all’ipotesi che sarebbero state invece le comete ad aver dato origine ad almeno il 10% dell’acqua. Ricordiamo che l’acqua sarebbe arrivata sulla Terra soltanto 8 milioni di anni dopo la sua nascita, un tempo infinito ma in realtà estremamente limitato rispetto ai 4 miliardi e 564 milioni di anni che ci separano dal momento della formazione della Terra stessa.
Un recentissimo studio, pubblicato sulla rivista Nature, avvalorerebbe ulteriormente l’apporto d’acqua da parte delle comete, che sarebbe ben superiore rispetto a quanto si pensava in un primo tempo. A questo risultato sono arrivati Paul Hartogh (Istituto Max Planck, Germania) e Dariusz Lis (Caltec, USA), basandosi sulle misurazioni effettuate dall’osservatorio Herschel dell’Agenzia spaziale europea (ESA). La scoperta più importante riguarda la cometa Hartley 2, la cui acqua avrebbe una composizione isotopica pressoché identica con quella dei nostri oceani. In sostanza l’acqua di questa cometa ha un atomo di deuterio ogni 6200 atomi di idrogeno, mentre nei nostri oceani il rapporto è di uno atomo di idrogeno ogni 6400 atomi di idrogeno.
Sono state analizzate anche le composizione di ghiaccio di altre 6 comete (tra le quali le famose Halley ed Hale-Bopp), ma solamente nel caso di Hartley 2 è stata riscontrata questa fortissima somiglianza con gli oceani terrestri. Solamente comete come Hartley 2, che si presume siano nate dalla fascia di Kuiper (zona di oggetti freddi e ghiacciati che si trova oltre Nettuno in un’orbita da 30 a 50 volte superiore la distanza Terra-Sole) sono quelle indiziate per aver portato l’acqua sulla terra, mentre le altre comete sarebbero partire da una regione ancor più distante (la cosiddetta Nube di Oort). Questa scoperta sembra essere una prova fondamentale, se non proprio decisiva, sul fatto che parte dell’acqua presente sul nostro Pianeta sia una stretta derivazione dell’impatto delle comete.