Ne stiamo seguendo l’evoluzione da giorni: prima la Penisola Iberica, poi la Francia, ora la Mitteleuropa e addirittura i settori meridionali della Penisola Scandinava. Lo scatto satellitare di stamattina ci consente di ammirare, affascinati e un po’ intimoriti, la possanza dell’Anticiclone Africano. Purtroppo, lo sappiamo, il fulcro è collocato a due passi dal nostro Paese ed è lì che rimarrà collocato per tutta la prima decade di luglio.
Allo stesso tempo abbiamo modo di comprendere la causa che ha innescato l’esplosione del promontorio subtropicale: la grossa depressione atlantica a sudovest dell’Islanda. L’ondulazione ciclonica si è spinta a sud, sprofondando fin sulle coste atlantiche marocchine. Inevitabile, a quel punto la fiammata sahariana.
Un’altra zona ciclonica è quella che da giorni staziona al di là dell’Adriatico e che ieri si è portata sulla Grecia. Grecia che è stata colpita da violenti temporali e da un calo delle temperature che sembra aver allontanato l’estate.