Ormai assodato il fatto che l’egemonia anticiclonica proseguirà pressoché indisturbata per la restante parte di questa settimana, vediamo in breve d’analizzare i fatti più salienti prospettati dalle ultime emissioni dei principali modelli di previsione, in merito all’evoluzione a medio-lungo periodo.
GFS Il modello americano pone per lunedì 23 il passaggio di un rapido cavo d’onda (saccatura) ciclonico in prossimità delle Alpi, che avrà il merito di sfaldare l’egemonia anticiclonica nord-africana sul Mediterraneo. Il calo barico non sarà tale da incentivare una ciclogenesi di rilievo sui mari italiani, pertanto ci attendiamo solo il passaggio di un fronte nuvoloso associato ad aria più fredda e scarsi fenomeni, perlopiù addossati all’Arco Alpino. Le temperature caleranno, cesserà finalmente la grande anomalia di caldo. Dal giorno 24 l’anticiclone oceanico si sposterà verso il Mediterraneo, respingendo verso l’area balcanico-danubiana il disturbo dell’onda ciclonica atlantica: la nuova parentesi d’alta pressione, più mite, si protrarrà probabilmente fino a venerdì 27, in attesa del possibile intervento di un peggioramento più serio per il week-end di fine Novembre.
ECMWF Il prestigioso centro di calcolo con sede a Reading non offre spunti particolarmente diversi da GFS. Per l’inizio della prossima settimana appare confermato il transito di una lieve ondulazione ciclonica, con effetti più modesti rispetto a quanto prospettato da GFS. L’anticiclone oceanico, più vigoroso, farà buona guardia e respingerà il tentativo d’assalto delle correnti umide oceaniche. Tuttavia, ECMWF anticipa un po’ il peggioramento che dovrebbe garantire la svolta, da collocarsi subito dopo metà della prossima settimana.
Altre news dai modelli Il parziale cedimento pressorio d’inizio settimana appare pressoché confermato da tutti gli altri principali centri di calcolo, anche fra quelli che non si spingono nelle loro emissione oltre il limite dei 7 giorni, come le UKMO o le NOGAPS. Ormai prende sempre più corpo la svolta di fine settimana, da giorni ormai consolidata negli scenari modellistici del lungo termine. L’ipotesi prospettata questa mattina da ECMWF, come abbiamo visto, pone il peggioramento già fra 8 giorni ed ora non resta che attendere ulteriori conferme.