Una linea perturbata si estende dai Pirenei verso la Germania e si rigenera costantemente sulla scia delle correnti sud/occidentali. Si va infatti acuendo l’aspro contrasto fra l’aria fresca oceanica e quella più calda che dal Nord Africa sta invadendo il Mediterraneo Centrale. La saccatura associata alla perturbazione sta spingendo verso levante e dunque la corazza anticiclonica, che si è appena rigenerata sull’Italia, potrà far poco per trattenere il malloppo perturbato verso levante.
La coda di questa linea instabile tenderà dunque a produrre presto effetti sul Nord Italia, in quanto il potenziale instabile sarà ulteriormente acuito dal serbatoio d’aria caldo-umida presente nei bassi strati, accentuato dall’afflusso pre-frontale di matrice nord-africana che si sta portando in queste zone lungo gran parte della Penisola. Un primo antipasto si avrà quindi già quest’oggi, con il rischio temporalesco che interesserà soprattutto zone alpine e prealpine centro-occidentali, senza escludere l’estensione a qualche area pianeggiante di Piemonte e Lombardia
I maggiori temporali sono attesi nel corso della giornata di domani anche su talune aree della Val Padana, prima che i contrasti vengano sedati dall’imperioso ingresso delle correnti settentrionali fresche e asciutte (per effetto del foehn, il calo termico inizialmente al Nord sarà quasi irrilevante, ma calerà l’umidità). Non solo i temporali al Settentrione, ma fin da domani assisteremo ad un rinforzo dei venti occidentali, con particolare riferimento al Maestrale che rinforzerà alle porte della Sardegna, preannunciando l’incisivo calo della temperatura.