INCURSIONE ARTICA – Non faremo a tempo ad archiviare la fase perturbata al Centro-Sud, legata ad una depressione d’origine africana, che dovremo fare i conti con l’approssimarsi di un flusso di correnti fredde in discesa dalle alte latitudini. Già da diverso tempo sortite artiche dominano la scena sui paesi occidentali dell’Europa, ma adesso i nuovi impulsi freddi colpiranno al cuore sull’Europa riuscendo a riversarsi in parte anche sull’Italia. Ci siamo quasi, poiché l’avamposto dell’aria fredda tenderà ad addossarsi a nord delle Alpi già dalla notte fra giovedì e venerdì: partirà così un peggioramento al Nord venerdì, che coinvolgerà soprattutto il Nord-Est e la Lombardia dove assisteremo a forti temporali. Nel frattempo il flusso freddo tenderà a valicare le Alpi, apportando un crollo in picchiata delle temperature.
NEVE A QUOTE DI BASSA MONTAGNA SULLE ALPI – Vale la pena concentrare l’attenzione sull’entità della sfuriata artica, che vedrà l’intrusione di masse d’aria particolarmente fredde in quota. Ci attendiamo infatti l’ingresso di termiche prossime ai -30°C ad un’altitudine di circa 5500 metri, si tratta di valori davvero bassissimi per questo periodo e che non faranno altro che esaltare i contrasti ed acuire il maltempo da sfondamento del fronte freddo. Il tracollo termico favorirà un radicale abbassamento della quota neve, specie in corrispondenza dei rovesci più consistenti. Fin dove potranno spingersi le nevicate? Mediamente ci attendiamo neve attorno ai 1000-1200 metri già dalla sera di venerdì e per parte del week-end, ma occasionalmente soprattutto sui settori di confine i fiocchi potranno spingersi anche al di sotto dei 1000 metri.