FASE INVERNALE – Ormai ci siamo, stiamo per entrare nel vivo di quello che può essere considerato un vigoroso colpo di coda dell’inverno, considerato che stiamo per entrare nella terza decade di febbraio: l’ulteriore avvicinamento del nucleo gelido, proveniente dal Baltico, farà affluire già nelle prossime 24 ore aria sempre più fredda da est sulle pianure del Nord. Il peggioramento si innescherà per effetto di una depressione che si inizierà ad approfondire nei bassi strati tra il Mar Ligure ed il Mare di Corsica, con l’aria gelida nei bassi strati che si mischierà ad infiltrazioni d’aria più umida in quota congeniali a favorire precipitazioni nevose. Già nella notte fra mercoledì e giovedì le termiche sul Nord-Est scenderanno attorno ai -4/-6°C ad 850 hPa su tutte le pianure, mentre la -10°C lambirà i settori alpini orientali.
NEVE IN PIANURA O SULLE COSTE – Non bisogna sottovalutare il fatto che, seppure il nucleo più gelido transiterà appena oltralpe, l’aria fredda che entrerà sul Nord avrà caratteristiche continentali presentandosi quindi rigida nei bassi strati. Stando alle ultime proiezioni modellistiche, a partire dalla giornata di giovedì le precipitazioni potranno assumere carattere nevoso fino in pianura su quasi tutto il Nord. Si tratterà di fenomeni non particolarmente significativi che andranno a coinvolgere in prima linea anzitutto il Triveneto compreso il Friuli Venezia Giulia (possibile neve fino a Trieste), dove nell’arco di un inverno le condizioni favorevoli alla neve sono ben meno frequenti rispetto al Nord-Ovest. Ancora è presto per stabilire l’entità delle precipitazioni, che saranno accompagnate da venti sostenuti dando quindi alle nevicate il connotato di blizzard.