Fin da ieri s’intuiva, osservando attentamente i modelli di previsione, una maggiore incisività dell’instabilità attesa. Quelle che inizialmente erano indicate come iniezioni d’aria fresca, in quota, si tradurranno in un vortice temporalesco importante. In gergo si definisce “goccia fredda”, ma per semplificare il concetto potete immaginarvi un piccolo ma cattivo Vortice di Bassa Pressione. Per farla breve: le precipitazioni saranno ben più forti e diffuse. Tesi, questa, sostenuta anche dall’ultima emissione del nostro modello ad alta risoluzione:
La mappa è quella delle precipitazioni settimanali, ma sapendo che già da martedì 26 luglio subentrerà un miglioramento è lecito attendersi tutti quei fenomeni a cavallo tra sabato 23 e lunedì 25. Sulle Alpi, invece, dobbiamo tenere conto anche dei temporali attesi oggi pomeriggio. Ma stiamo pur sempre parlando di archi temporali ristretti, 2-3 giorni, ragion per cui gli accumuli che vi mostriamo potrebbero creare anche dei grattacapi.
I più consistenti li avremo proprio sull’arco alpino, con picchi sino a 100 mm o giù di lì. Interessante evidenziare l’importante coinvolgimento dell’intera dorsale appenninica e della Sardegna: non mancheranno picchi di oltre 50 mm. Ovviamente dovremo prestare attenzione alle grandinate e ai colpi di vento, che certo non mancheranno. La sola regione che potrebbe usufruire di tempo migliore parrebbe la Sicilia. Ma staremo a vedere.