Dopo un lungo periodo di calma, era stato preannunciato il ritorno del maltempo e puntualmente la pioggia è tornata ad abbattersi su gran parte della Liguria: diversamente da quanto accadeva circa un mese fa, stavolta il sistema perturbato è ben più mansueto e soprattutto non vi sono in ballo quelle tremende linee temporalesche autorigeneranti, capaci di scaricare vere e proprie bombe d’acqua in tempi estremamente brevi.
Le piogge, perlopiù moderate ed incessanti, hanno già portato accumuli localmente prossimi ai 100 millimetri nelle zone più esposte dell’entroterra genovese orientale. Fra queste citiamo la Val di Sturla e la Val di Vara: in quest’ultima è tornata inevitabilmente la paura dell’alluvione ed a Borghetto Vara, il paese che ha pagato il tributo più alto in termini di danni e vittime, si guarda con timore alla crescita del livello del torrente Pogliaschina.
Nel paese vi sono ancora 60 sfollati ed è stato predisposto un piano d’evacuazione per alcuni abitazioni, solo da un punto di vista precauzionale. In realtà le preoccupazioni non sono tanto legate al torrente, quanto piuttosto al rischio frane: il dissesto dopo l’alluvione è ancora forte e queste nuove piogge potrebbero rimettere in movimento le frane, con rischio che possano piombare su alcune abitazioni, oltre che ostruire i torrenti fino a determinarne l’esondazione.