Da molto tempo la Liguria non veniva interessata da una perturbazione così generosa di precipitazioni, diffuse un po’ su tutto il territorio. Nel momento in cui scriviamo gli accumuli delle ultime 24 ore mostrano valori sopra i 150 mm nell’entroterra di Levante, con punte oltre i 200 mm sui monti tra Val Fontanabuona e Val Trebbia. Abbondanti gli accumuli anche sulla costa, specie nel Golfo del Tigullio, dove oltre 100 mm sono caduti a Chiavari. Ma anche a Genova le precipitazioni sono state copiose ed insistenti, con 135 mm misurati dalla stazione dell’università dipartimento di fisica e 90/100 mm misurati in diverse altre zone del capoluogo. Picchi vicini ai 200 mm, si stanno misurando sulle colline appena ad est di Genova dove ancora stamane si sono registrati forti rovesci. Più modesti gli accumuli del ponente cittadino: 66 mm all’aeroporto di Sestri, 75 a Pegli, 50 a Voltri.
Spostandosi verso ovest le precipitazioni sono andate ancora degradando, con valori medi lungo la Riviera di Ponente di 30/40 mm, di poco superiori nell’entroterra, eccezion fatta per il settore alpino imperiese dove si sono avute punte di 100 mm.
Unica zona ligure esclusa dagli abbondanti accumuli è stato l’estremo lembo orientale spezzino. Sulla città della Spezia appena una decina i mm di pioggia caduti, mentre in provincia la zona più colpita è stata la Val di Vara che ha visto accumuli anche superiori ai 100 mm. Questa zona potrebbe però vedere precipitazioni ancora nel corso della giornata odierna.
Sta andando dunque in archivio il primo peggioramento di chiaro stampo autunnale della stagione in corso, in un anno assai avaro di precipitazioni per quasi tutta la regione, addirittura tra i più siccitosi degli ultimi 150 anni. Un peggioramento, quello che ci sta per lasciare, di stampo classico, originato da un richiamo sciroccale sull’Italia peninsulare figlio di una saccatura presente sull’Europa occidentale. In questi casi in Liguria, specie sul settore centro-orientale della regione, si creano forti contrasti tra il flusso umido sciroccale in quota e la tramontana che deborda dalla regione padana, in aggiunta all’effetto Stau. Contrasti che generano piogge copiose ma anche forti differenze termiche tra le varie zone della regione: basti dire che se a Chiavari sotto l’azione sciroccale le temperature nella giornata di ieri si mantenevano attorno ai 15°C, a Genova, sotto l’influsso della tramontana scura non si superevano gli 8°C, non molto di più delle temperature massime registrate sull’Appennino di Levante a quote prossime ai 1000 metri.