Le prime avvisaglie del cambiamento si scorgono oggi nei cieli liguri: altocumuli e cirri, nuvolaglia che lascia scorrere la giornata prevalentemente sotto un pallido sole.
La temperatura, a Genova e lungo la Riviera, compresa tra 26 e 29 gradi, ci dice che non è in atto alcuna ondata di caldo, essendo valori termici tipici di questo periodo dell’anno. L’avvicinamento della saccatura atlantica tende però a far aumentare i tassi d’umidità, che raggiungono oggi livelli medi attorno al 70%.
Solo nello spezzino l’azione dell'”Africano” è più diretta ed incisiva: in questa zona salgono le temperature, oltre i 30 gradi anche lungo le coste, scendono i tassi d’umidità.
Un’ondata di caldo che dai media locali è stata annunciata con troppa enfasi, perché in Liguria, al contrario di quanto avvenuto nel resto d’Italia, ha fatto cilecca. E non era troppo difficile prevederlo. Addirittura le temperature massime più elevate si sono raggiunte durante la “rinfrescata” del 30 luglio e la giornata più calda si è avuta all’inizio della nuova rimonta africana, venerdì 2 agosto. E’ una casistica tipica di queste situazioni, in cui l’asse della rimonta calda africana è piegato verso nord-est e sulla costa ligure non solo arrivano termiche in quota un po’ più basse rispetto al resto d’Italia, ma l’instaurarsi del regime delle brezze di mare concorre a mantenere non troppo elevate le temperature diurne. L’altra faccia della medaglia è rappresentata però dall’umidità, che tende ad aumentare, generando un’intensa sensazione d’afa.
Durante questi giorni però abbiamo sempre assistito al fenomeno piuttosto curioso, e non frequente in queste situazioni, dell’abbassamento dei valori assoluti d’umidità durante le ore notturne, che ha concorso a ridurre anche il consueto disagio tipico delle notti afose.
Cosa succederà nei prossimi giorni? Detto che l’ondata di caldo ha riguardato la Liguria solo in maniera assai modesta, portando temperature di poco superiori alla norma del periodo e in linea con quelle avute in luglio, tra domani e la prima parte di venerdì la regione sarà interessata da temporali sparsi, che localmente potrebbero anche essere di forte intensità, ma di difficile predicibilità se non poco prima degli eventi.
Dopo i temporali ci sarà un brusco calo delle temperature in quota, ma al suolo, specie lungo le coste, la rotazione dei venti dai quadranti settentrionali produrrà l’effetto foehn, e le temperature tra venerdì e domenica potrebbero essere anche più elevate di quelle degli scorsi giorni, con massime probabilmente oltre i 30 gradi, ma accompagnate da tassi di umidità più bassi, esattamente come avvenuto in seguito al precedente break temporalesco.
Se è vero che non vi è stata alcuna forte ondata di caldo, è altrettanto probabile quindi che non vi sia alcuna seria rinfrescata, eccetto in quelle zone colpite da forti temporali che potrebbero avere qualche ora di vero break estivo. L’Estate proseguirà calda come è stata ormai da un mese a questa parte.
Perché luglio, senza tanta enfasi, e grazie ad una configurazione barica che ha visto un’alta pressione quasi stazionaria sull’occidente europeo, è stato invece tra i più caldi del decennio, preceduto soltanto dal luglio 2006 e da quello 2010.