Aria fredda che dalle latitudini artiche si è gettata sulla Penisola Iberica ha dato origine ad un vasto sistema depressionario che ha convogliato correnti di libeccio dal Mar delle Baleari verso il Mar Ligure. Il risultato sono state le frequenti piogge, a tratti intense, che hanno interessato soprattutto il genovese, ma anche le altre province liguri, e soprattutto la violentissima mareggiata che si è abbattuta giovedì su tutta la costa genovese, e in maniera minore su quella spezzina. Enormi i danni, quantificati dalla regione Liguria in circa 40 milioni di euro, con richiesta al governo dello stato di calamità naturale. Il capo della Protezione Civile Bertolaso è in visita alla regione per valutare l’entità dei danni.
Questa la cronaca spicciola, più nel dettaglio il maltempo, così è uso chiamarlo, ha interessato la regione a partire dalla giornata di martedì. Come abbiamo già accennato le piogge si sono accanite soprattutto sul settore genovese, sia a Genova città che nel suo immediato entroterra, colpendo con particolare veemenza le zone attorno al Passo della Scoffera. E’ in questa zona di confluenza tra diverse valli liguri, alcune dirette verso il mare come le valli Bisagno, Sturla e Fontanabuona, altre verso la Valle del Po, come le valli Trebbia e Scrivia, che si sono registrati i maggiori accumuli di pioggia tra martedì 28 e venerdì 31 ottobre, superando i 300 mm a Torriglia, Bargagli e Viganego (dati ARPAL). Superiori ai 200 mm le piogge cadute in Alta Val Polcevera, mentre su Genova città i quantitativi si sono attestati mediamente attorno ai 150 mm, ma con le solite differenze tra i vari quartieri, alcuni ancora più piovosi, altri meno.
Non sono piogge eccezionali quelle che hanno colpito il genovese. In quest’area, tra le più piovose d’Italia, tali valori si possono raggiungere anche in poche ore, e durante la terribile alluvione del 1970 in alcune zone dell’Alta Val Polcevera si raggiunsero i 1000 mm di accumulo in appena 24 ore. Oltretutto l’estate appena trascorsa è stata assai siccitosa, a Genova città sono caduti tra luglio e agosto soltanto 15 mm nei quartieri più fortunati, in altri praticamente nulla; e lo stesso mese di settembre ha avuto piogge assai mal distribuite e in genere sotto la media climatica attesa, pertanto queste piogge le possiamo considerare assai benefiche. Anche questa perturbazione però non è stata per tutta la regione prolifica in egual misura. La provincia di Savona, con la sua costa parallela alle correnti di libeccio, ha avuto precipitazioni piuttosto modeste, in genere non superiori ai 40 mm. Assai meglio è andata alla provincia di Imperia, statisticamente la meno piovosa dell’intera regione, dove localmente si sono raggiunti i 100 mm di accumuli (settore alpino) e circa 70 mm sono caduti su Sanremo e Ventimiglia, meno ad Imperia. Infine la provincia spezzina ha goduto di ottime piogge nel settore della Val di Vara con punte di 150 mm, mentre nel Golfo della Spezia e nella zona delle 5 Terre esse sono state in genere inferiori ai 100 mm. Un rapido sguardo anche alla Lunigiana e alla Versilia, terre toscane ma climaticamente affini alla Liguria: anche qui ottimi accumuli, fino a 150 mm sulla costa versiliese, anche oltre in Alta Lunigiana.
Ma l’evento della settimana in Liguria è stata la mareggiata, una delle maggiori degli ultimi 30 anni. Ha colpito tutta la costa della provincia di Genova, da Cogoleto a Moneglia e in maniera meno violenta la costa spezzina. Moltissimi i danni, alle strutture del Porto di Genova, ai piccoli club nautici e di pescatori disseminati lungo la costa, alle spiagge e alle strutture balneari. A Genova è stato sospeso a tempo indeterminato il servizio di Nave-Bus che collega il quartiere di Pegli al centro città, a causa dei danni arrecati al molo di attracco pegliese. Sfiorato il dramma quando il traghetto “Fantastic” proveniente da Barcellona, con una barra stabilizzatrice in avaria, si è inclinato nel tentativo di entrare in Porto, ed è poi riuscito nell’operazione seppure dopo minuti di autentico panico per i passeggeri e l’equipaggio. Tutti salvi alla fine, sebbene diversi siano stati i feriti.
I venti di libeccio, secondo alcune notizie che non siamo stati in grado di verificare, avrebbero raggiunto i 60 nodi al largo di Genova. La mareggiata era stata prevista, le mappe dei venti sul Mar Ligure erano eloquenti, ed è stata favorita da un piccolo nucleo di bassa pressione transitato rapidamente appena a nord della Liguria.
In questo caso ci troviamo davanti ad un evento raro per intensità, ma non unico. In passato altre mareggiate avevano persino costretto alla chiusura della ferrovia, che in alcuni punti passa vicinissima alla costa.
Dopo un effimero miglioramento nella giornata di sabato 1 novembre con sole pieno e temperature gradevolissime (oltre 20 gradi di massima a Genova), già oggi (domenica 2 novembre) le nuvole hanno ripreso il sopravvento, e nuove piogge sono attese sulla regione fino alla giornata di mercoledì. Poi dovrebbe farsi largo un periodo più fresco ma meno perturbato.