La Liguria è risultata la regione più colpita da questo primo episodio di burrascoso maltempo settembrino. Un’ondata perturbata breve, ma efficace, ancor più per il fatto che si veniva da un lungo periodo caldo ed afoso che ha fatto da miscela esplosiva, esaltando gli effetti del maltempo. Una serie di notevoli temporali ha colpito in modo pesantissimo soprattutto i settori di Levante, nella zona compresa tra Portofino e le Cinque Terre: lungo la fascia costiera circa 250 millimetri sono caduti a Chiavari e Sestri Levante, ma la soglia dei 200 millimetri è stata superata anche sul Monte di Portofino ed a Cavi di Lavagna.
Gli accumuli pluviometrici più eclatanti si sono però avuti nell’immediato entroterra, sulla zona dell’Alta Val di Vara, dove gli accumuli complessivi hanno superato i 350 millimetri. A Tavarone di Maissana si sono superati i 380 millimetri, ma con residue piogge che ancora sono in corso nelle ultime ore. Nella vicina località di La Macchia le rilevazioni pluviometriche sono risultate ancor più elevate, con quasi 400 millimetri sfiorati da inizio peggioramento. Si tratta di piogge d’intensità alluvionale, non così rare per molte zone della Liguria (solo un anno fa, ad ottobre, ricordiamo quanto avvenuto a Sestri Ponente, con più di 400 millimetri caduti in pochissime ore): inevitabili gli allagamenti e le frane, con la chiusura di arterie stradali importanti fra cui alcuni tratti dell’Aurelia.
Non solo la Riviera di Levante, ma anche il Ponente Ligure è stato colpito dal maltempo, seppure più a macchia di leopardo: i nubifragi di maggiore intensità si sono concentrati nell’entroterra savonese, dove sul Colle di Cadibona (noto come la zona spartiacque fra Alpi ed Appennino) si sono misurati circa 300 millimetri di pioggia, ben 97 caduti in una sola ora. Sostanzialmente ai margini Genova, che non è stata colpita direttamente dai maggiori sistemi convettivi che hanno vagato ad ovest e ad est.