Come nelle attese, sul Nord e sui versanti settentrionali tirrenici è in atto un processo di frontogenesi, con la perturbazione che si va rapidamente organizzando per l’acuto contrasto fra l’aria calda che ancora sale sul Nord Africa e quella più fredda che sta irrompendo dall’Iberia verso il bacino occidentale del Mediterraneo. Gran parte d’Europa è stretta in questa saccatura, con l’aria fredda che predomina alle alte latitudini.
La traslazione verso est della saccatura scaccerà il caldo fuori stagione ancora in atto al Sud (punte di 25 gradi in Sicilia, ma valori molto alti anche sulle coste adriatiche abruzzesi-molisane per l’effetto favonico delle correnti in discesa dall’Appennino), portando inoltre venti fortissimi su tutto il Centro-Sud, in quello che sarà un avvio di nuovo anno realmente tempestoso.
L’attuale peggioramento crea non poca apprensione sulle zone toscane recentemente colpite dall’alluvione di Natale. Tuttavia, le ultime notizie sulla piena attesa a Capodanno sono incoraggianti: nella peggiore delle ipotesi la portata massima del Serchio a Vecchiano arriverebbe a circa 460 mc/sec (come si può notare nel grafico in basso), un livello che dovrebbe essere un terzo di quello toccato a Natale, con gli argini rafforzati che pertanto dovrebbero reggere, impedendo che l’acqua tracimi andando ad alimentare il lago Massaciuccoli.
Questo mese di Dicembre, con il caldo di questi ultimi giorni, si è rivelato essere molto estremo. Resta ancora molto vivo il ricordo della nevicata e del grande gelo prenatalizio che ha colpito con grande enfasi tutto il Nord. Vi mostriamo a tal riguardo una suggestiva foto di Venezia, ma gli estremi non hanno riguardo solo le temperature, ma persino le precipitazioni, data l’alluvione che ha interessato proprio a Natale la Toscana e la Liguria.
Chiudiamo quest’articolo, cogliendo l’occasione per augurare un buon Anno Nuovo da parte dell’intera Redazione Meteo Giornale a tutti i lettori.