EVENTI CATASTROFICI – Il gigante delle riassicurazioni Swiss Re (compagnia che vende polizze di assicurazione ad altre compagnie assumendosi una parte dei loro rischi) si è dimostrato attento al tema climatico, rendendo noto a settembre un nuovo rapporto intitolato “Attenti ai rischi: la graduatoria globale della città minacciate da disastri naturali”. L’obiettivo è focalizzare l’attenzione su quelle parti del mondo maggiormente a rischio e per far ciò è stata stilata una graduatoria probabilistica, attraverso l’utilizzo di un sofisticato software di modellazione prendendo come riferimento i dati relativi agli eventi passati. I rischi presi in considerazione sono i seguenti: terremoti, tempeste di vento, tempeste di neve, cicloni tropicali o tifoni, mareggiate, inondazioni causate da esondazione dei fiumi, tsunami.
LE ZONE PIU’ VULNERABILI – Per valutare gli effetti che questi disastri naturali hanno sulle aree metropolitane e sulle loro economie, si sono considerati due parametri: la dimensione della popolazione urbana che viene colpita da una o più calamità (indice della popolazione potenzialmente interessata), ma anche l’impatto che queste catastrofi possono avere sull’economia a livello locale e nazionale (indice dei giorni lavorativi persi). Riportiamo in sintesi solo la classifica globale che tiene conto della popolazione potenzialmente colpita, espressa in milioni di persone. I dati della popolazione sono aggregati, il che vuol dire che, ad esempio, i 57,1 milioni di persone dell’area metropolitana di Tokyo-Osaka sono così composti: rischio terremoto 29.4, rischio tempeste 14.1, rischio mareggiate 2.3, rischio inondazioni 8.9, rischio tsunami 2.4.
CLASSIFICA ZONE METROPOLITANE – Ecco quali sono le 10 aree da considerarsi maggiormente a rischio, in termini di popolazione (milioni di persone) più minacciata da potenziali catastrofi naturali:
Tokyo-Yokohama (Giappone) 57,1
Manila (Filippine) 34,6
Delta del Fiume delle Perle (Cina) 34,5
Osaka-Kobe (Giappone) 32,1
Giakarta (Indonesia) 27,7
Nagoya (Giappone) 22,9
Calcutta (India) 17,9
Shanghai (Cina) 16,7
Los Angeles (USA) 16,4
Teheran (Iran) 15,6
CONSIDERAZIONI – La maggior parte delle aree sensibili ai vari tipi di catastrofe si trova in Asia (eccezion fatta per Los Angeles), il che non sorprende a causa delle più alte densità abitative di tutte queste metropoli. La collocazione prevalente è verso il mare, in particolare dell’Oceano Indiano e le due coste dell’Oceano Pacifico. Solo Teheran, molto vulnerabile al rischio sismico, come d’altronde Lima, si trova situata più all’interno.