Entro alcuni decenni l’Uomo avrà dato fuoco a tutti i combustibili fossili che danno origine all’inquinamento. Ed io non sarò qui a raccontarvi il clima pazzo che avremo.
La durata della vita umana è troppo breve per poter sperimentare i processi climatici che si alternano nel nostro Pianeta. Figuriamoci quelli misurabili per – precessione e inclinazione dell’asse terrestre – .
L’asse terrestre descrive un cono nello spazio, completando un ciclo ogni 26.000 anni (precessione). Circa 10.000 anni fa, quando la Terra era alla minima distanza dal Sole, nell’Emisfero nord regnava l’estate anziché l’inverno come adesso. Attualmente siamo al picco massimo di precessione e nei prossimi 13.000 anni, avremo un inclinazione che arrecherà maggiore freddo nel nostro attuale Emisfero.
Un altro fenomeno che influenza il clima terrestre è l’inclinazione del suo asse: l’inclinazione dell’asse terrestre subisce una lenta oscillazione che varia da 21,8° a 24,4° su un periodo regolare di circa 40.000 anni.
Attualmente l’angolo è di 23,45° e sta calando, diminuendo i contrasti tra estate ed inverno.
Anche l’orbita della Terra, varia da una circonferenza quasi perfetta a un’ellisse abbastanza marcata.
Quando è un’ellisse, una particolare stagione, la Terra è più vicina al Sole, in altre è più distante. Un ciclo orbitale completo che varia dall’orbita quasi circolare a quella a forma ellittica e viceversa, richiede 100.000 anni.
Quanto descritto, come noterete, succede in un’infinità di tempo, ed è avvenuto anche nel passato, quanto nel Sahara c’era una rigogliosa foresta, le pianure del Tigri e dell’Eufrate godevano di un clima meno asciutto di quello attuale.
In un contesto 5000 anni, il clima varia sensibilmente anche per l’influenza dei fattori appena descritti, ma nessuno di noi, riuscirà a sperimentarlo. Va anche detto, che le variazioni climatiche nei millenni succedono con gradualità, e solo tra alcune generazioni dopo le nostre il Clima avrà dei cambiamenti influenzati dai ritmi della geometria Terra-Sole.