E’ oramai noto l’improvviso peggioramento del tempo che ebbe luogo nel cinquantennio compreso tra il 1550 ed il 1600.
E’ stato uno dei cinquantenni più freddi della cosiddetta PEG (Piccola Età Glaciale), e forse uno di quelli che è stato maggiormente avvertito dalla popolazione.
Alcuni documenti d’epoca, ad esempio, testimoniano dell’improvvisa avanzata dei ghiacciai alpini, in grado di distruggere interi villaggi nella zona del Monte Bianco.
Oppure, alla fine del Cinquecento, si parlò addirittura di evacuare la popolazione del Frignano (zona della montagna appenninica emiliana), ridotta allo stremo per il continuo maltempo e freddo.
Naturalmente, quel cinquantennio fu caratterizzato da una elevata frequenza di inverni rigidi, come è accaduto anche in tutto il Quattrocento.
Tra questi, il terribile inverno del 1572-73 si contraddistingue per la sua estrema lunghezza.
Sappiamo che il Lago di Costanza, situato tra Svizzera e Germania, ha bisogno, per congelare completamente, di temperature di almeno -20°C per parecchi giorni.
Il fenomeno, detto Seegfrorner (congelamento di un lago alpino, termine svizzero divenuto ormai internazionale), si è verificato saltuariamente in passato, ma con una frequenza altissima tra il 1560 ed il 1575, quando gelava in media una volta ogni cinque anni.
Ma il congelamento più lungo risale all’inverno 1572-73, quando il Lago gelò a dicembre, poi, scongelatosi per l’Epifania, si rigelò del tutto dopo pochi giorni, rimanendo tale fino al 24 Marzo 1573.
Vi si aprirono sopra dei percorsi, si festeggiò il Carnevale, si tenne il mercato sopra il Lago gelato, e si fecero sfilare addirittura dei carri.
Fu allora che, il 17 Febbraio 1753, venne introdotta la tradizionale “Processione sul ghiaccio”, nel corso della quale veniva trasportato un busto di San Giovanni a piedi, sopra il Lago gelato, da Musterlingen in Svizzera a Hagnau in Svevia, dove rimaneva fino al congelamento successivo, facendo il percorso inverso.
L’ultima processione nella storia è stata quella del Gennaio 1963, quando il busto venne trasportato a Musterlingen, e lì è rimasto fino ai nostri giorni!