In questi ultimi giorni stiamo spesso parlando approfonditamente delle sorprese che ci sta dando l’attività solare, la quale, dopo aver toccato nel XX Secolo i suoi massimi storici, sta rapidamente decadendo, regalandoci un minimo solare di durata inusitata.
Ci vengono alla memoria alcuni inverni di storica severità.
Tra questi, il celebre inverno del 1408, forse il più freddo dello scorso Millennio, i ghiacci polari arrivarono fino alla costa della Scozia, i fiumi inglesi restarono gelati per due mesi consecutivi, gelarono tutti i fiumi dell’Europa Centrale ed il Baltico.
Ed anche in Italia gelarono i fiumi centro settentrionali, e la neve a Firenze durò per un mese e mezzo.
Questo inverno terribile si accompagnò ad un minimo solare, detto di Spoerer, che interessò quasi tutto il XV Secolo, regalando numerosi inverni rigidissimi al nostro Continente.
Facciamo un salto in avanti di 301 anni, e ritroviamo il terribile inverno del 1709, sicuramente il più freddo degli ultimi 500 anni, con la morte di numerosi alberi sull’Italia Centro Settentrionale, e minimi termici probabilmente insuperati in Val Padana.
Questo inverno fu il culmine del freddo determinato da un minimo solare, detto di Maunder.
E se facciamo un ulteriore salto di 301 anni?
Sembrerebbe molto semplicistica la cosa, quella di attribuire al prossimo inverno 2009-10, una situazione di storica severità in ambito europeo.
Tuttavia, la coincidenza di questo improvviso calo dell’attività solare potrebbe far riflettere.
Che i due cicli, quello trecentennale solare, e quello trecentennale dell’attività solare, potrebbero essere collegati tra di loro.
Da notare che gruppi di inverni molto rigidi li ritroviamo anche andando indietro nel tempo, attorno al 1100 ed all’800, facendo credere che forse questo ciclo di 300 anni possa essere comprovato, e non sia solamente un’ipotesi.