1683-84: E’ l’inverno più rigido che ci sia mai stato in Inghilterra.
Nel Somerset, sud dell’Inghilterra, il grande gelo e la mancanza di neve al suolo, fecero sì che il terreno gelò fino ad una profondità di addirittura un metro.
Masse di ghiaccio vennero segnalate fino a 5 km al largo delle coste Francesi ed Inglesi sul Canale della Manica, e fino a 40 km al largo delle coste olandesi sul Mare del Nord.
Ma l’evento, in Inghilterra, diviene presto l’occasione per una grande festa.
Viene effettuata, infatti, la più lunga e duratura “Fiera dei ghiacci” sopra il Tamigi gelato.
Dopo un inizio di Dicembre rigidissimo, infatti, il giorno 19 del mese ci sono i primi tentativi di attraversamento del fiume a piedi.
Durante la settimana dal 23 Dicembre, fino al 1° Gennaio, il ghiaccio si consolida ulteriormente, ed a questo evento segue un mese rigidissimo, tanto da causare la chiusura di diversi porti lungo le di Dover, a causa della formazione di piccoli Icebergs nel mare in prossimità delle coste.
Ma fu anche l’occasione per celebrare una delle più famose “fiere sul ghiaccio” che si siano mai state fatte sul Tamigi congelato nel cuore di Londra.
Ogni genere di sport e di divertimento venne organizzato sopra il fiume, e numerosi negozi furono eretti per la vendita di birra, brandy, ed altri generi, alimentari e non.
Il ghiaccio sul Tamigi divenne così spesso da poter essere attraversato tranquillamente da carri e carrozze.
Si costruì addirittura una strada, sul fiume, circondata da negozi, e denominata “Freezland Street”.
In Inghilterra morirono anche numerosi pesci, uccelli, tutte le piante esotiche importate.
Ma l’inverno fu rigidissimo anche nel resto del Continente Europeo.
Gelò la Laguna Veneta, ed il gelo in Italia durarono per ben due mesi e dieci giorni.
Un Anticiclone stazionè per tre mesi tra Inghilterra, Mare del Nord e Groenlandia, lasciando aperto un corridoio di aria fredda che scese direttamente dal Mare di Kara in direzione del Mediterraneo e dell’Europa.
Grosse nevicate avvolsero la Francia, l’inverno fu severissimo anche in Spagna.
Il Lago di Costanza gelò completamente, tanto da sostenere il passaggio di carrozze, e così accadde a tutti i laghi della Svizzera.
16 settimane di nevicate e di freddo imperversarono sulla nostra Penisola, e la neve a Roma fu talmente abbondante da trasformare il Colosseo in una gigantesca pista di pattinaggio su ghiaccio.
Banchi di ghiaccio marino vennero segnalati anche sull’Adriatico settentrionale.
Gelarono sia il Po che l’Arno.
La neve rimase al suolo in molti luoghi fino a Pasqua.