Alcuni inverni mitissimi compaiono tra il 1499 ed il 1502, e poi, dopo un’altra serie di inverni rigidi, tra il 1522 ed il 1536.
Tende ad attenuarsi l’estrema rigidezza invernale, ma, tra la fine degli anni Trenta del Cinquecento, e gli inizi degli anni Quaranta, dopo l’anno caldissimo del 1540, le stagioni si fanno sempre più rigide: è l’inizio della Piccola Età Glaciale!
1492-93: Inverno rigidissimo.
A Firenze cadono 60 cm di neve, ed il gelo dura per più di un mese, con morte di olivi ed allori.
Ciò risultò da un freddo non dissimile da quello del 1985, quando la temperatura crollò fino a -23°C.
Ecco una cronaca di Bartolomeo Masi, riguardo a quel freddo eccezionale:
“Ricordo come addì 23 Gennaio 1493 il dì di Santo Bastiano, nevicò in Firenze in modo tale che gli alzò per le vie presso a un braccio.
E fu in detto anno uno grandissimo freddo in modo tale che si vedeva gettare dalle finestre un catino di acqua calda, e, mediato che l’era in sulle lastre, ell’era diacciata.
E durò la sopraddetta neve in Firenze un mese e più, e diacciò Arno tra ponti di Firenze da banda a banda, et in detto anno si seccò, per il gran freddo che fu, una gran cosa di vigne e viti di questi nostri piani, e così fu di molti olivi, allori e melaranci, de’ quali ne campò molto pochi.”
Nella città si costruirono con la neve molte statue, di leoni, e figure varie, ed in Borgo San Lorenzo città di ghiaccio, con fortezze e galee.
Piero de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, si rivolse addirittura a Michelangelo, per farsi costruire, nel cortile del suo palazzo, una magnifica statua fatta anch’essa di neve!
1493-94: un altro inverno molto rigido.
Il 25 Dicembre 1493 il porto di Genova è completamente gelato.
Questo rappresenta l’ultimo degli inverni gelidi del Quattrocento, seguito da una parziale attenuazione del gelo nel semestre freddo.
Tra il 1499 ed il 1502 ci fu poca neve sulle Alpi, gli inverni furono miti.
1504-05: Inverno mitissimo, con rose fiorite in Gennaio in Francia.
1505-06: Uno degli inverni più rigidi del Cinquecento.
Gela la Laguna Veneta, gela il Rodano nel Sud della Francia, gela addirittura il mare a Marsiglia.
Inverno rigidissimo anche in Inghilterra: per quasi tutto Gennaio, il Tamigi, a Londra, può essere attraversato da carri.
1509-10: Inverno freddissimo in Italia, straordinariamente ricco di nevi sulle Alpi.
A Firenze nevica per quattro giorni di fila, poi, dopo sei giorni di sosta, riprende a nevicare con abbondanza, tanto che essa raggiunge l’altezza di un braccio fiorentino (60cm).
L’Arno gela completamente in città, vi si organizzano sopra delle corse di cavalli.
1515: Un altro inverno rigidissimo.
Gela la Laguna Veneta, muoiono per il gelo le viti in Valtellina.
L’Adige può essere attraversato a piedi a Verona
Inverno rigido in tutta Europa; il Tamigi gela, e viene attraversato da carri tra Lambeth e Westminster.
1522-23: L’ultimo di questa serie di inverni rigidi, con il gelo degli olivi nella Francia Mediterranea.
Comincia ora una serie di annate piuttosto miti, e di inverni favorevoli.
1528-29-32: Serie di tre inverni mitissimi ricordati dai sorpresi cronisti dell’epoca.
1536-37: Un inverno rigido, soprattutto in Inghilterra, con il Tamigi gelato due volte, in Dicembre ed in Gennaio.
1539-40: Al culmine di questo periodo caldo, una tremenda siccità avvolge il Nord Italia.
Forte siccità in Lunigiana (alta Toscana), mentre in Valtellina è riportato non essere caduta mai pioggia dal 07 Novembre 1539 fino al 07 Aprile 1540.