Considerando che siamo alla fine di agosto è assolutamente normale osservare cicloni tropicali (in questo caso uragani) che dopo essersi sviluppati nelle acque del Nord Atlantico tropicale finiscono per essere assorbiti dal flusso occidentale (Jet Stream) puntando l’Europa.
Ma perché possiamo definirlo un fenomeno “normale”? Perché è già successo in passato soprattutto in alcuni dei paesi europei atlantici come le isole britanniche. Attenzione, non si parla di uragano ma di ciclone extratropicale ovvero quando la struttura principale subisce quello che in gergo si definisce processo di transizione extratropicale (fenomeno per cui un ciclone tropicale diventa extratropicale).
Non dobbiamo tornare troppo indietro nel tempo per trovare casi simili. Nel 2015, ad esempio, l’ex uragano JOAQUIN arrivò a ridosso della Penisola Iberica dove riuscì a portare un discreto peggioramento. Anche nel 2012 l’ex uragano NADINE, a settembre, si approssimò alla Penisola Iberica risolvendosi però in un nulla di fatto. Lo scorso mese di Gennaio l’uragano Alex raggiunse le Isole Azzorre ma quello fu un caso davvero eccezionale e storico. Altri casi eclatanti riguardano il Regno Unito: viene in mente l’ottobre del 2014, quando GONZALO causò il caos su tutte le Isole Britanniche (vi furono vittime, feriti e ingenti danni materiali).
Quelli citati sono solamente alcuni dei tanti casi del passato. Questo per dire che l’arrivo di tempeste extratropicali (definite ex uragani) sul continente europeo è un accadimento rientrante nella normale casistica meteo climatica autunnale.