La Pianura Padana, per la sua conformazione orografica, è fra le aree dove l’aria fredda tende a rimanere intrappolata al suolo. Persino nell’attuale situazione piatta anticiclonica di questo dicembre abbiamo potuto appurare come la Val Padana è capace di “autoprodurre” freddo al suolo. Figuriamoci quindi quel che avviene al seguito d’irruzioni fredde, quando effettivamente si viene a depositare un forte “cuscinetto gelido” nei bassi strati.
Questa peculiarità è fra le cause che agevolano le cosiddette nevicate da scorrimento d’aria più mite ed umida in quota al di sopra dello strato d’aria fredda al suolo: è quello che accadeva 3 anni fa esatti, il 14 dicembre 2012, con molte aree di pianura sotto la neve per l’arrivo di un fronte perturbato atlantico. Le maggiori nevicate si verificarono in Lombardia con accumuli localmente superiori ai 20 cm nel bergamasco, 10-12 cm su Milano.