Uno degli avvenimenti meteo clou più estremi dell’autunno 2012 sull’Italia è stato senza dubbio il tornado che il 28 novembre ha devastato la zona di Taranto, in particolare lo stabilimento dell’Ilva ed il paese di Statte. Le immagini di quanto successo hanno fatto il giro del mondo: poteva essere una strage e solo per una fortunata coincidenza alla fine si è avuta solo una vittima, l’operaio travolto nella sua gru mentre lavora nell’area portuale dell’Ilva. Vi proponiamo un filmato ripreso dalle telecamere di sicurezza di un distributore di benzina Eni situato nei pressi del paese di Statte, in provincia di Taranto, dove si può apprezzare la furia del tornado. Il fenomeno vorticoso viene ripreso dal suo interno da 6 telecamere di sicurezza e alla fine il distributore viene devastato dalla furia del vento per il passaggio molto ravvicinato del cono tornadico.
Va detto che il Sud Italia non è nuovo a fenomeni vorticosi così violenti in autunno, se non in inverno. E in particolare il Salento risulta una terra dove eventi così estremi hanno una certa ricorrenza. Un’impressionante tromba d’aria investì il Leccese il 18 novembre del 2000, ma anche per quel che concerne Taranto sono diversi i casi di fenomeni tornadici piuttosto insidiosi: era l’autunno 2010 quando una tromba marina piuttosto grossa, di notevoli proporzioni, fu capace di lambire la terraferma, sempre nella stessa zona dello stabilimento dell’Ilva. Bisogna invece tornare al 1976 per trovare un tornado altrettanto eccezionale e probabilmente ancora più violento: era il 20 agosto quando il tornado, classificato come F2, procurò danni ingentissimi in territorio di Sava, sempre nel tarantino ma sull’entroterra salentino, con venti a 250 km/h.