Era l’8 novembre del 2011 ed era passato solo qualche giorno dalla tremenda alluvione di Genova, quando il vortice mediterraneo Rolf si trasformò in TLC, assumendo così caratteristiche da vero e proprio ciclone simi-tropicale. Tutto ciò accade fra la Corsica e le coste francesi, ma la domanda sorge spontanea: si trattò di un vero e proprio uragano? In effetti i venti raggiunsero intensità tali da far classificare Rolf come uragano mediterraneo. Per parlare d’uragano mediterraneo, in base ad una classificazione che segue una scala simile a quella Saffir-Simpson, ci si deve trovare in presenza di un vento medio sostenuto superiore a 118 km/h. La zona più colpita dalla fortissima tempesta di vento fu quella delle isole di Hyeres, poi la costa tra Frejus e Saint-Trophez. Va detto che ad un certo punto l’occhio del ciclone si è venuto a trovare vicinissimo alle isole di Hyeres.
Ecco quindi alcuni dei dati dei venti sostenuti registrati in 10 minuti (tra parentesi la raffica massima): L’île du Levant 110km/h (149km/h), Cap Camarat 109km/h (135km/h), Porquerolles 104km/h (154km/h), Dramont 102km/h (148km/h). Considerato i dati che si sono misurati sulle coste (dove comunque i venti possono risultate un po’ più intensi per l’interazione dell’orografia), siamo vicinissimi ai livelli di Uragano Mediterraneo (Medicanes) che richiederebbero velocità di vento medio sostenuto almeno uguali ai 118 km/h. Ovviamente in prossimità dell’occhio nessuno ha potuto misurare l’andamento del vento e nemmeno i valori di pressione minimi raggiunti. In virtù dei dati a nostra disposizione, si può parlare quindi con certezza di una forte “tropical storm mediterranea”, molto vicino allo standard di “uragano mediterraneo” (o Medicane).
Un’ampia serie di articoli dedicata alla tempesta tropicale Rolf è disponibile a questo link.