Se quest’anno l’estate sta provando a risalire la china, non senza difficoltà, dopo un luglio persino a tratti orribile, negli ultimi due anni proprio in questo periodo si assisteva invece ad ondate di calore decisamente feroci, che culminarono proprio nei giorni centrali della prima decade agostana. Non c’è stato insomma il classico 2 senza 3! L’inizio agosto del 2013 fu eccezionalmente caldo, il più rovente dopo l’agosto del 2003 per un’ondata africana che era iniziata già dalla terza decade di luglio: la giornata del 6 agosto fu caldissima come temperatura media a livello nazionale, battendo addirittura il 28 luglio. Quella del 6 agosto 2013 fu la giornata più rovente in assoluto dal 17 luglio 2010 e la più calda in agosto dal 18 agosto 2003. In molte località si raggiunsero e superarono i 40 gradi, con l’intensa calura che non risparmiò nessuna regione soprattutto al Centro-Nord. Alcuni record furono sgretolati, fra questi citiamo Monte Argentario in Toscana che, proprio il 6 agosto con una massima di +38,4°C aveva battuto di 0,6°C il record che apparteneva al 12 agosto 1998. Ancora, il 7 agosto a Bologna si registrano +39,7°C, un decimo in più del precedente record risalente al 29 luglio 1983 e 5 luglio 1999, due decimi in più del record mensile stabilito l’11 agosto 2003. Ad Alghero, con +40,4°C venne invece battuto di 3 decimi il record mensile del 23 agosto 1994.
L’estate del 2012, analogamente, mostrava il periodo più caldo dell’anno proprio nella prima decade agostana: il “Gobbo di Algeri” aveva portato i valori più alti dell’anno in diverse regioni del Sud, con massimi effetti soprattutto tra Sardegna e Sicilia. In qualche località si toccarono infatti livelli di temperatura davvero estremi, che rammentano l’agosto 1999 piuttosto che l’estate 2007 quando le temperature più elevate, oltre alla Sicilia, avevano colpito con enfasi anche tutta la Puglia (fino al celebre record di 47 gradi nel foggiano, ad Amendola). Il giorno 6 agosto 2012 venne stabilito il record di temperatura media annuale a livello nazionale (+27,2°C) e il respiro sahariano arroventò in modo eccezionale la Sardegna meridionale, con Cagliari Elmas che raggiunse i +41,8°C, superando di 4 decimi il record stabilito nell’agosto 1999. Tale estremo risultò il secondo in assoluto più elevato dopo i +43.7°C di massima storica del luglio 1983. A Decimomannu termometro fermo a +41,6°C, ma temperatura percepita fino a 50 gradi: per trovare valori altrettanto estremi di temperatura percepita, bisogna tornare indietro all’agosto 2003 quando su Cagliari l’indice di calore raggiunse valori attorno ai 52 gradi. Due giorni prima Frontone, con +37,8°C, aveva eguagliato il proprio record mensile stabilito nell’agosto 2011.