Il 2007 ed il 2011 ci hanno mostrato un lato di aprile mai visto prima, quello del caldo estivo capace di disintegrare primati storici ultradecennali per le temperature, in particolare sul Nord Italia. Eppure questo mese primaverile spiccava più per la propensione a scoppiettanti eventi invernali tardivi piuttosto che a veri e propri anticipi d’estate. Un pizzico d’inverno è tornato in questi ultimi giorni sull’Italia, ma è niente a confronto di quanto accaduto in alcune annate del passato più o meno recente.
Uno fra gli eventi di freddo maggiori è sicuramente quello di metà aprile 1991, quando l’Italia venne “trafitta” da un nocciolo d’aria gelida artica che portò un vivace scombussolamento meteorologico, con vivaci fenomeni temporaleschi. Il trapasso dell’aria gelida favorì nevicate su buona parte della Val Padana, più abbondanti sul Basso Piemonte e su tutta la pedemontana emiliana fra il 17 ed il 18 aprile, a seguito di un apporto di correnti più umide e produttive da est. La neve imbiancò in modo significativo anche Torino e Milano, nell’ambito di una stagione invernale non molto generosa in fatto di episodi nevosi (anche se ci furono eventi storici a dicembre del 1990 su Cuneo ed a febbraio 1991 su Rimini).
Concentrando l’attenzione sull’ultimo decennio, si ricordano le nevicate della parte centrale di aprile 2001, coincidente con il week-end pasquale, quando un blocco d’aria fredda proveniente dal Nord Europa colpì l’Italia, specialmente le regioni centrali con nevicate fino a quote molto basse. Quello del 2000-2001 fu un periodo invernale e primaverile molto particolare: tanta pioggia e poco gelo, a parte qualche limitato episodio a febbraio. Seguì il gran caldo storico di fine marzo e successivamente un aprile molto più fresco e dinamico, con un’ultima ondata di freddo nella terza decade del mese, a seguito di quella citata pocanzi.
Maggiore rilievo ebbene tuttavia l’episodio di neve e gelo del 7-8 aprile 2003, che travolse tutta l’Italia con nevicate fin sulla costa lungo i settori adriatici: le nevicate più abbondanti ricoprirono la costa molisana e pugliese. Oltre a Bari e Termoli, anche città come Brindisi e Lecce furono colpite da questa notevole fase nevosa così tardiva.