A parte i tardivi colpi di coda invernali, da ormai quasi un trentennio siamo abituati ad inizi sempre più caldi delle stagioni primaverili, con temperature nel complesso ben oltre la norma: la primavera è infatti fra le stagioni che più di tutte hanno risentito degli effetti del riscaldamento globale. Sono quindi sempre più rare le eccezioni a questo trend, specie dal 2000 ad oggi: il marzo di appena due anni fa fu però eccezionalmente freddo sul Vecchio Continente, come si evince dalla cartina sotto. Per ritrovare un mese di marzo così freddo bisogna tornare indietro di oltre un quarto di secolo, anche se va detto che fra gli anni ’60 ed ’80 i mesi di marzo molto freddi erano molto più frequenti, lo confermano un po’ tutte le statistiche.
Per ritrovare un marzo così freddo in gran parte d’Europa bisogna tornare indietro al mese di marzo del 1987, ovvero ben 28 anni fa. Ebbene, in alcune aree del Continente marzo 2013 si è rivelato addirittura più rigido, perché la distribuzione delle ondate di freddo fu differente. Osservando la cartina sotto si può notare come il grande freddo del 1987 concentrò tutta la sua forza anomala, in stile prettamente più invernale (da vero Burian per essere più chiari) sul cuore dell’Europa Orientale, area balcanica, Mar Nero e settori meridionali della Russia. Un altro marzo estremo per il freddo fu quello del 1962, non dissimile dal 2013 ma con aria artica che riuscì a spingersi in maniera più incisiva fino al Mediterraneo.