Tra il 17 ed il 22 Dicembre 2009 si verificarono numerosi eventi meteorologici importanti sulla nostra Penisola.
Abbiamo già parlato approfonditamente della nevicata in Toscana, che ebbe luogo la sera del 18 Dicembre e proseguì per gran parte della notte del 19 Dicembre.
Passiamo ora ad esaminare gli altri avvenimenti sulla nostra Penisola.
La configurazione barica del giorno 13 Dicembre 2009 vedeva l’avvicinarsi di una depressione con annessa perturbazione dal Mediterraneo Occidentale.
Nel frattempo, però, la zona anticiclonica estesa dalle Isole Britanniche alla Scandinavia, cominciava ad inviare aria gelida sulla nostra Penisola, sotto forma di un incipiente vento da nord est, in rinforzo, tanto che tra la sera del 13 e durante la notte, si verificarono le prime nevicate a quote collinari in Toscana (qualche fiocco anche a Firenze), e circa 4 cm di neve fresca caddero a Bologna.
Il giorno 15 Dicembre la depressione si isolò sull’Italia Meridionale, dove diede origine alla prima abbondante nevicata a Potenza, mentre nel frattempo giungevano notizie di grande gelo sia in Russia (-40°C a Syktyvkar), che in Svizzera (-32,3°C a Glattalp).
Il gelido vento di bora soffia anche per tutta la giornata del 16 Dicembre, con la massima a Trieste che non supera +1°C, ma la mattina anche Genova Sestri raggiunge -0,5°C.
La temperatura scese fino a -19,6°C a Trepalle, presso Livigno, mentre 40 cm di neve cadono sul Monte Botte Donato, sulla Sila.
Le prime nevicate fanno la loro improvvisa comparsa in serata, e durante la notte, quando cade del nevischio in Toscana (fino a 3-4 cm a Prato), poi cadono alcuni cm di neve a Milano ed in Lombardia (8 cm a Lodi), con neve in tutta la Romagna (Cervia, Milano Marittima), neve a Ferrara, ed anche a Verona.
Il freddo si fa sentire in Italia ed in Europa nel giorno 18 Dicembre, quando la temperatura non sale oltre i -10°C di massima in città come Berlino, Praga e Varsavia, e con neve a Londra e Dublino.
La mattina del 18 Dicembre si registrano temperature minime di -2°C a Trieste, -8°C a Verona e Cuneo (qui massima di -4°C), -22,9°C a Trepalle, -27°C a Marcesina, in Veneto, -23°C al Passo Cimabanche, -16°C a Cortina e -20°C a Dobbiaco.
La mattina cade la neve a Genova, La Spezia, in Alta Toscana, ma il fronte nuvoloso presto si compatta, e dal tardo pomeriggio inizia a nevicare anche su Lombardia, Emilia, Piemonte.
Durante la sera e la notte 18-19 Dicembre, si verificano le grosse nevicate in Toscana di cui abbiamo trattato in altro articolo, ed al mattino la neve imbianca la maggior parte delle località del Nord Italia, settore centro orientale Emilia e Romagna comprese.
E le temperature si fanno molto basse: a Trieste la massima, sotto la bora, non supera i -3°C, Torino scende fino a -9°C e Milano Malpensa a -14,3°C.
La mattina del 20 Dicembre è il giorno più freddo dell’ondata: si registrano infatti temperature che sono paragonabili, ed addirittura superano in certi casi i valori del Gennaio 1985!
Si toccano infatti -10,3°C ad Udine, record storico di dicembre, così come i -12,2°C raggiunti a Pontremoli (MS), ma si toccano -22,8°C ad Asiago, -28,9°C a Marcesina, -21,5°C a Trepalle, -11,6°C a Modena Ovest, -14°C a Verona (record di Dicembre), -13°C a Torino Caselle.
In Toscana si raggiungono -19°C a Monterchi e -18°C a Sandepolcro (AR), in Emilia -17°C ad Ostia Parmense, -16°C a Sesto Imolese.
Ma è in Friuli che si raggiungono le minime record degli ultimi 70 anni, tornando indietro addirittura al Febbraio del 1929.
-18,8°C si registrano infatti a Palazzolo, -17,3°C a Cervignano, -16,4°C a Gradisca, -15,5°C a San Vito in Tagliamento.
La mattina del 21 Dicembre c’è ancora il tempo per alcune minime molto basse tra Emilia, Veneto e Friuli, anche se un flusso di aria più mite occidentale si sta già facendo strada da ovest, e le ultime nevicate cadono sulle pianure toscane prima del definitivo riscaldamento.
La mattina del 21 Dicembre la temperatura scende infatti a -12°C a Bologna e -11°C a Rimini, -17,8°C a Portogruaro, e ben -12,5°C a Venezia, record storico per dicembre e temperatura più bassa mai registrata dal Febbraio 1963; gela infatti la Laguna Veneta, seppure per poco tempo.
A Subiaco – Campo dell’Osso, a 1550 metri di quota, si toccano i -28°C, mentre a Roccaraso – Campo Aremogna i -20°C.
Però il riscaldamento in quota incombe: mentre a Milano una fitta nevicata fa cadere circa 20 cm di neve, a Genova piove con -2°C, provocando una vera ecatombe, mentre a Bologna la pioggia inizialmente cade con una temperatura di -7°C!
Il giorno successivo, il 22 Dicembre, è quello della fine dell’ondata di freddo, con la neve che gira in pioggia anche in Lombardia (35 cm di neve circa caduti a Milano e 30 cm a Brescia), restando oramai solo in Piemonte.
Ma è anche il giorno di un tremendo gelicidio che colpisce il Nord Italia: in Emilia piove con circa -4°C, mentre ai 1060 metri di quota del Passo della Cisa piove a dirotto con -5°C!
A Venezia l’alta marea raggiunge i 144 cm di altezza, mentre sulle Alpi Apuane cadono oltre 160 mm di pioggia.
Questo sarà il preludio di un’alluvione natalizia: la mattina di Natale, infatti, dopo quasi 400 mm di pioggia caduti in tre giorni sulla zona delle Alpi Apuane, il fiume Serchio rompe gli argini allagando una larga fetta della pianura versiliese.