Nel 1888, nel mese di Marzo, si scatenò una delle peggiori tormente di neve nella storia recente degli Stati Uniti.
Dopo aver parlato degli allarmi relativi alla grande tempesta che si sta abbattendo sulla città di New York, e lungo la costa fino a Boston, sembra un obbligo parlare di questa grande tempesta rimasta nella leggenda della storia della “Grande Mela”.
A farne maggiormente le spese fu la costa nord orientale, dove si registrarono altezze eccezionali della neve di oltre un metro e mezzo, ma molto di più nelle zone dove essa era accumulata dal vento!
Il tempo era da alcuni giorni piuttosto mite e piovoso, per cui la tempesta, che giunse all’improvviso alla mezzanotte del 12 Marzo, sorprese tutti gli abitanti, ed in un giorno e mezzo scaricò circa un metro di neve sullo Stato di New York e nel New Jersey, e 130 cm circa tra Connecticut e Massachusetts, con venti che soffiarono fino a 120-130 kmh.
Fu proprio il vento a determinare la formazione di “Drift” (dune) imponenti di neve, che raggiunsero anche i 12 metri di altezza!
Nel New England infatti si segnalarono dune di neve che coprirono case alte tre piane, ed a Gravesend (New York), si raggiunse l’altezza massima con un “drift” alto 16 metri!
La neve fresca fu mediamente alta 60 cm a New York città, 110 cm a New Haven, 120 cm ad Albany, 150 cm a Saratoga Springs.
Le grandi città come Montreal, Boston, New York, Washington DC, rimasero paralizzate per giorni, mentre la temperatura oscillò, a New York Central Park, tra i -14°C ed i -13°C per tutta la giornata.
Fu proprio per questa tempesta che a New York si decise di immettere i cavi telefonici e telegrafici sotterranei, per preservarli dalle distruzioni causate dal maltempo.
Le misurazioni di Central Park furono di 21 pollici di neve, equivalenti a 53,4 cm di neve, caduti tra il 12 ed il 14 Marzo.
Nel Febbraio del 2006 i pollici furono 26,9, equivalenti a 68,3 cm di neve, e quella, almeno finora, è considerata la peggiore bufera abbattutasi sulla città dall’inizio delle misurazioni ufficiali datate 1869.