Dopo un inizio del mese di Febbraio decisamente freddo, anche se non su livelli eccezionali, il Generale Inverno si preparava a sferrare uno dei più duri attacchi dell’ultimo ventennio.
Il 05 Febbraio, infatti, un poderoso blocco anticiclonico veniva a formarsi sulla Scandinavia, con massimi barici di oltre 1050 hPa.
Fu così l’occasione per una depressione fredda di origine siberiana, caratterizzata da valori termici molto bassi (-40°C a 500 hPa, e -21°C ad 850 hPa), di muoversi in moto retrogrado dall’Est europeo verso l’Europa Centrale.
I primi refoli di aria fredda interessarono il Friuli già nella giornata del 05 Febbraio, quando la temperatura crollò, sotto l’effetto di una bora sferzante, fino a -4,2°C a Trieste, con raffiche di vento che soffiarono fino a 75 kmh.
Poi fu la volta dell’Emilia Romagna, ad “accusare” i sintomi dell’avanzata del freddo orientale, con la neve che iniziò a cadere su Bologna, Rimini, Forlì, ed infine anche le Marche capitolarono, con 5 cm di neve che caddero ad Ancona.
Ma, nel corso della giornata, l’avanzata dell’aria fredda verso ovest investì tutta la Pianura Padana, dal Veneto al Piemonte, con nevicate diffuse.
A sera, la neve cominciò ad cadere anche sulla Riviera di Levante, mentre, nel corso della notte, il blocco gelido attraversò l’Appennino riversandosi anche sul Versante Tirrenico della nostra Penisola.
Il 06 Febbraio, con l’aria fredda oramai traboccata sulla nostra Penisola, si registrarono temperature minime di -21,1°C al Passo Rolle, -12,0°C a Novara, -16,0°C alla Malpensa, -12,6°C a Piacenza, -11,8°C a Bologna, -15,0°C al Passo della Cisa, e -21,0°C sul Monte Cimone, in Emilia, ad un passo dagli storici -21,8°C misurati nel Febbraio del 1956!
Trieste raggiunse una temperatura minima di -7,0°C sotto una bora ululante a 93 km/h di velocità.
Tutto il Centro Nord Italiano venne colpito dalle nevicate, che ammontarono a 22 cm ad Ancona, 8 cm a Grosseto, 2 cm a Genova (con minima di -4° e massima di 0°C), 5-20cm di neve su tutta la Toscana, 20 cm a Parma, 10 cm a Bergamo, ed una spessa copertura nevosa anche sull’Umbria, e sul Lazio settentrionale (Viterbo: minima di -8° e massima di -1°C con temporale nevoso).
Più a sud le temperature non scesero a livelli inconsueti, Roma venne appena sfiorata da qualche fiocco.
La cronaca del 7 febbraio, uno dei giorni più freddi della storia climatologica italiana, si può leggere al seguente indirizzo:
www.meteogiornale.it/notizia/17259-1-7-febbraio-1991-una-delle-giornate-piu-fredde-di-sempre-al-centro-nord-italia