Lo sbalzo termico vissuto negli ultimi giorni ci ha fatto bruscamente piombare da condizioni tardo-estive verso scenari da autunno inoltrato. Il tutto è avvenuto saltando quelle dinamiche tipiche autunnali, generalmente caratterizzate dal passaggio delle piovose perturbazioni atlantiche. Non è certo la prima volta che accade di vedere prime parti d’autunno così bizzarre, si trovano analogie con il passato: nemmeno nel 2007 la stagione autunnale arrivò secondo i tradizionali canoni e all’improvviso, proprio all’inizio della terza decade d’ottobre, giunse il freddo ma quello vero e precoce di stampo invernale. L’ondata artica del 2007 fu però molto più rilevante di quella attuale, con i termometri che scesero in picchiata, tanto che caddero diversi record di freddo mensile.
Significative furono le nevicate, con fiocchi addirittura fino alle basse quote, a ridosso delle pianure, in Emilia Romagna. Le cronache della situazione meteo climatica al Centro e Sud Italia, Isole, furono davvero straordinarie per ottobre: fiocchi di neve imbiancarono molte località collinari delle Marche, Abruzzo e Molise. Molta la neve anche lungo la parte sud dell’Appennino: la quota neve su Campania e Basilicata scese sino a 800 metri, con accumuli ingenti oltre i 1000 metri (nella foto sotto il panorama innevato dal lago Laceno, fonte laceno.net), così come sul centro-nord della Sardegna. Fu neve che cadde sui prati ancora ingialliti dall’estate e dalla lunga siccità, segnale che il vero autunno, un po’ come quest’anno, non era ancora mai arrivato.