Il super freddo, giunto a cavallo fra gli ultimi giorni del 2014 ed il Capodanno 2015, fu accompagnato da nevicate localmente eccezionali. L’ondata di gelo passò alla storia al Sud, specialmente in Sicilia. Ma anche in Puglia non mancarono nevicate copiose, con accumuli ingenti fino in pianura e sulle coste. La neve comparve anche a Napoli e sulla Costiera Amalfitana, sebbene sotto forma di semplice velo bianco. Ma è la Sicilia che fece più notizia, con la bufera di neve su Messina, le sue coste imbiancate, la neve sulle colline di Palermo e gli ingenti accumuli su tutto l’entroterra della regione. Ed è stata gran neve n particolare su tutte le basse alture della parte settentrionale dell’Isola. La neve ha fatto la sua apparizione, ed in grande stile a Siracusa, più modesto l’evento a Catania, con accumuli solo nei primissimi rilievi cittadini. Ma la fase culminante è andata a verificarsi proprio in corrispondenza di San Silvestro notte di Capodanno, quando si sono verificati gli episodi nevosi più clamorosi.
Cozzo Spadaro e Portopalo di Capo Passero, ovvero la punta estrema sud-orientale della Sicilia, hanno poi visto cadere la neve proprio la notte del Capodanno 2015. Si tratta delle zone meno nevose d’Italia, che non avevano visto nevicare nemmeno nel gelido febbraio 1956, il mese più freddo dell’ultimo secolo e non solo. A Cozzo Spadaro nevicò l’ultima volta con accumulo nel gennaio 1905, oltre 110 anni fa! Nessun uomo, prima di oggi, aveva in pratica mai visto la neve in questa località o a Portopalo di Capo Passero (Cozzo Spadaro si trova nel comune di Portopalo). Nevicata storica anche a Pachino. Nevicate ancor più intense colpirono, sempre nella notte di Capodanno, le località siciliane del versante ionico, come Avola e, un po’ più nell’entroterra, Noto. In molti casi si tratta di zone che vedono la neve con accumulo solamente una volta ogni circa 20/30 anni.
E’ stato un Capodanno davvero indimenticabile anche nel sud della Sardegna, per Cagliari e dintorni: mancavano meno di due ore alla mezzanotte quando fiocchi di neve sono iniziati a cadere in modo a tratti anche intenso sul capoluogo ed altre località dell’hinterland. L’evento è stato breve e non è durato oltre 10/15 minuti, comunque sufficienti per formare un lievissimo velo bianco in alcuni quartieri cittadini su prati e parabrezza delle auto, nonostante la temperatura di qualche grado sopra lo zero. Naturalmente, gran parte delle persone, che affollavano le piazze in vista del brindisi della mezzanotte, sono rimaste attonite di fronte a quei fiocchi che cadevano ed è stata una corsa agli smartphone per cercare d’immortalare l’evento. La neve sul capoluogo sardo è un evento raro, anche sotto forma di semplici fiocchi: per trovare un episodio simile bisogna tornare indietro al 12 febbraio 2010.