Si parla di gelicidio quando si fa riferimento ad un tipo di precipitazione sopraffusa, che tende a congelare all’istante non appena tocca una qualunque superficie al suolo o un qualunque oggetto. Il gelicidio viene chiamato anche vetrone o galaverna, pur trattandosi di un fenomeno che non ha nulla a che fare con i processi che portano alla formazione della brina. La pioggia che gela al suolo genera una patina di ghiaccio trasparente fortemente scivolosa, estremamente insidiosa soprattutto per la circolazione stradale.
Di solito questo fenomeno può avvenire in inverno, allorquando rimonte d’aria calda in quota scorrono al di sopra di uno strato d’aria gelida nei bassi strati. In primavera è molto più raro da vedersi, almeno sulla nostra Penisola: il 25 marzo 2013 un eccezionale episodio di gelicidio paralizzò l’altopiano del Carso e Trieste. In quel caso era presente gelo intenso nei bassi strati sull’Europa Centro-Orientale, trasportato con la Bora fino al capoluogo giuliano. Aria ben più mite era invece presente in quota. Le conseguenze furono clamorose, come mostrano le foto.