ONDATE DI CALORE A CONFRONTO – Il caldo del luglio di quest’anno ci ha fatto penare sia per l’entità che soprattutto per la persistenza, ma ad onor del vero va ammesso che non abbiamo minimamente avvicinato picchi estremi o prossimi ai record storici neanche sulle regioni del Sud, le più colpite dalle avvezioni calde. Diversa invece la storia dell’ondata sahariana molto aggressiva che si era manifestata tre anni fa fa, con culmine fra il 23 ed il 25 luglio, quando una lingua rovente dell’anticiclone africano si era coricata sui paralleli mediterranei, presentando caratteristiche di caldo estremo all’altezza di 850 hPa, con punte di 28 gradi sul sud della Sardegna e sull’est della Sicilia.
LUGLIO 2009, I RECORD – L’evento rovente del luglio 2009 si è rivelato infatti capace di abbattere alcuni record di temperatura o avvicinare i picchi estremi rilevati appena 2 anni prima, nelle violentissime vampate di calore dell’estate 2007. Fra le temperature da primato, va segnalato il caso di Decimomannu, nel Campidano, non distante da Cagliari, che con i suoi 45 gradi del 24 luglio 2009 è stata capace di superare il valore più alto mai registrato in precedenza su tale località (44 gradi nel luglio 1983). Sempre in Sardegna, il 23 luglio 2009 si raggiunsero i 47 gradi ad Arzachena, nell’entroterra della Costa Smeralda, ma tale valore estremo fu probabilmente parzialmente influenzato dai grossi incendi nelle vicinanze.
SUD ITALIA NEL FORNO – La soglia dei 45 gradi venne toccata sulla Piana di Catania, a Sigonella, nella giornata del 25 luglio (dopo i +43°C del giorno precedente), un valore vicinissimo al record storico assoluto di +45,2°C del 1988. Tra gli altri valori superiori ai 40 gradi registrati sul Meridione (ma nessun record storico), bisogna obbligatoriamente far menzione dei 42 gradi a Gioia del Colle, dei +41,6°C a Messina, dei +41,5°C a Bari, dei +41°C a Marina di Vinosa, dei +40,8°C dei Reggio Calabria, dei +40,6°C a Lecce e Catania Fontanarossa, dei +40,4°C ad Alghero e dei 40 gradi a Guidonia.
EFFETTI DEL CALDO SUL RESTO D’ITALIA – Punte di 38-39 gradi si sono poi toccate su diverse altre località delle regioni centrali, mentre il Garbino (sostenuto vento di caduta dall’Appennino) aveva portato taluni valori massimi (notturni) oltre i 35 gradi sulle costa abruzzese nel cuore della notte fra il 23 ed il 24 luglio. In sintesi, le ondate di caldo del 2003, del 2007 e del 2009 hanno sgretolato davvero numerosi record che resistevano da molto tempo e che non sono stati abbattuti in quest’estate 2012.