Sono passati esattamente 5 anni dall’intensa ondata di maltempo invernale che aveva travolto parte d’Italia: era il 10 marzo 2010 quando la neve aveva fatto sul serio in Val Padana e fin sulle coste settentrionali adriatiche. Nulla d’eclatante, in quanto spesso e volentieri marzo propone nella prima parte scenari invernali talvolta con gelo e neve molto marcati (vedi qui un breve approfondimento sul marzo 1971). In quel 10 marzo del 2010 la neve cadde abbondante in varie parti del Nord, fino in pianura, ma assai copiosa e fino a bassa quota anche lungo la dorsale appenninica.
Tormente di neve investirono gran parte della Pianura Padana, con accumuli in molti casi estremamente rilevanti per marzo. La neve non risparmiò la pianura veneta e persino Verona, non certo avvezza alle grandi nevicate nemmeno in pieno inverno: si trattò dell’episodio più rilevante dopo quello del marzo 1976, quando sul centro di Verona erano caduti ben 12 centimetri di neve. Nonostante il blizzard e lo scaccianeve (fortissimi venti di Bora con raffiche fino a 152 km/h su Trieste), l’intensità delle precipitazioni ha consentito depositi di neve fin sulle spiagge.