Le ondate di freddo marzoline, specie nella prima metà del mese, non rappresentano certo un’eccezione, ma gli eventi nevosi avvenuti fra il 10 e l’11 marzo di 4 anni fa risultarono davvero notevoli, con quasi mezza Italia sotto la neve. Si trattò di una vera apoteosi bianca soprattutto per il Settentrione, in particolare le zone di pianura a sud del fiume Po, con bufere accompagnate da una sferzante Bora, mentre sulle regioni centrali la neve cadde molto copiosamente già a partire da quote basse collinari. Nel complesso, al Nord, la neve risparmiò soltanto la Romagna costiera, la Riviera Ligure (a parte qualche sfiocchettata sul savonese), i fondovalle del Trentino-Alto Adige e della Valtellina, così come una piccola parte della pianura veneta-friulana.
Basso Piemonte ed Oltregiogo ligure, assieme a gran parte dell’Emilia Romagna, furono fra le zone più colpite, con accumuli rilevantissimi, oltre il mezzo metro già a quote collinari, fino a 2 metri in montagna. Tormente di neve non risparmiarono le pianure del Triveneto, dove la neve cadde accompagnata da potentissime raffiche di Bora (oltre 150 km/h su Trieste), fin sulle coste e svariate località urbane. Nonostante il blizzard e lo scaccianeve, l’intensità delle precipitazioni ha consentito depositi di neve anche sulle spiagge, come possiamo notare in questa webcam sotto di Caorle, nei pressi di Venezia. Quest’ultima ondata di freddo giunse a conclusione di un inverno assai dinamico, lungo e freddo al Nord Italia, più mite ma sempre molto perturbato sul resto della Penisola.