Il 17 Dicembre è una data a cui sono state associate ondate di freddo e di neve sulla nostra Penisola, anche recenti, come la nevicata toscana del 2010, ma anche la grande nevicata a Bari (oltre 30 cm), che colpì la città pugliese nella stessa data, ma nell’anno 1961.
E’ proprio quest’ultima data che merita di essere ricordata nella storia della meteorologia mondiale, per un record storico che si verificò nel paese abruzzese di Roccacaramanico.
Nei giorni 14 e 15 dicembre 1961, l’Anticiclone delle Azzorre si andò a fondere con quello Russo Scandinavo, dando modo ad una depressione in quota, molto fredda, presente sul Mar Nero, di muoversi di moto retrogrado raggiungendo la nostra Penisola da est.
Le isoterme furono molto basse: -38°C a 500 hPa e -18°C ad 850 hPa, che si stemperarono lievemente solo all’impatto con la nostra Penisola, tra il 16 ed il 17 dicembre, quando si levarono fortissimi ed impetuosi venti di tramontana.
Tutto il nostro versante adriatico e l’Italia meridionale vennero investiti da forte bora e da bufere di neve, particolarmente insistenti tra Puglia ed Abruzzo.
A Bari, come si è detto, caddero ben 30 cm di neve, una nevicata che presentò molti punti di contatto con quella verificatasi nel Gennaio del 1993, quando un’altra simile ondata di freddo balcanico colpì la nostra Penisola.
Ma il fenomeno più importante si verificò a Roccacaramanico, in Abruzzo.
Località particolarmente “sensibile” ai venti da est, che formano il fenomeno dello stau accentuando la forza delle nevicate, registrò in quella occasione un quantitativo enorme di neve: 365 cm caduti in sole 24 ore.
Superiore a qualsiasi altro quantitativo misurato nella storia della meteorologia, visto che anche il recente record storico di Buffalo, negli Stati Uniti, presenta una quantità di neve caduta di “appena” due metri in 24 ore.
Si tratta di una nevicata storica che venne citata dal compianto Edmondo Bernacca nella Rivista di Meteorologica aeronautica, dove redigeva un riassunto degli eventi meteo in Italia mese per mese.
Ancora non si è arrivati ad un riscontro certo sulla nevicata, anche se gli indizi sono molti, in quanto dati dell’idrografico mostrano valori pluviometrici elevatissimi per le località limitrofe.
Purtroppo al momento non sono stati ritrovati i dati nivometrici, che, tuttavia, all’epoca dovevano essere presenti, e consultati dall’allora Colonnello Edmondo Bernacca che redigeva la cronaca meteorologica italiana sulla suddetta Rivista di Meteorologia Aeronautica.