Generalmente la seconda decade di Marzo è un periodo di deciso aumento termico, sull’Italia, dopo una prima decade che può ancora avere delle caratteristiche invernali, come è successo quest’anno, del resto.
Ma può essere teatro anche di alcune ondate di freddo di notevole portata.
In particolare i giorni tra il 16 ed il 19 Marzo hanno visto alcune delle più importanti ondate di freddo dal dopoguerra ad oggi, che meritano di essere ricordate.
La prima fu quella dell’anno 1962, uno dei mesi di Marzo più freddi del Secolo per l’Italia, in particolare per quella Settentrionale e Centrale.
Un Anticiclone robusto situato sulle Isole Britanniche, interagendo con una depressione in formazione sull’Albania, fece scendere un intenso afflusso di aria fredda da nord sull’Italia, con isoterme ad 850 hPa che raggiunsero i -5°C sulla Sicilia ed i -12°C sul Nord Est italiano. Gran freddo sul Nord e sul Centro Italia, ma il Sud vide anche alcune nevicate, in particolare sulla Puglia (a Foggia).
Queste le temperature registrate in quel gelido giorno: Torino: -2°/+7°; Parma: -4°/+5°; Perugia: -4°/+1°; Pescara: -3°/+3°; Roma: -4°/+9°; Campobasso: -8°/+2°; Foggia: -4°/+3° (neve); Napoli: -2°/+7°.
Poco cambiò il giorno successivo, quando a Pescara nevicò con -1°C, di nuovo nevicò a Foggia con minima di -3°C, mentre Potenza registrò una temperatura minima di -7°C ed una massima di -5°C.
Il 19 Marzo 1962, poi, le temperature minime scesero fino a valori di -6°C a Bolzano, -5°C a Parma, Torino e Foggia, e -4°C a Verona, in quella che è stata sicuramente una delle più forti ondate di freddo tardive sulla nostra Penisola.
Ma, più recentemente, un altro mese di Marzo molto rigido fu quello del 1987, quando la Puglia in modo particolare venne ripetutamente colpita da varie bufere di neve.
Il giorno 16 Marzo un fronte freddo da nord attraversò le Alpi dirigendosi verso l’Italia Centrale. Malgrado le previsioni che lo indicassero come “foehnizzante”, in realtà si riformò sulla Toscana, dando origine ad una depressione sul Tirreno, che provocò abbondanti ed inaspettate nevicate.
A Firenze, con una minima di -3°C ed una massima di +5,4°C, caddero in modo inaspettato 15 cm di neve, che gelarono immediatamente grazie al crollo termico serale, ma cadde neve anche a Livorno, Arezzo, Perugia, Ancona, Viterbo, Rieti, Brindisi e Lecce.
Il giorno successivo, le temperature minime crollarono a valori di -8°C alla Malpensa, -5°C a Novara e Vicenza, -6°C a Brescia, -6,6°C a Treviso, e -5°C perfino a Cervia.
Sul Centro Italia si registrarono -15°C sul Monte Cimone, -12°C sul Monte Terminillo, e poi -4,6°C a Firenze, -7°C ad Arezzo, -8°C a Perugia e -7,7°C sulla Piana del Fucino.
Sul Sud Italia caddero 10 cm di neve a Campobasso con -4°C, e nevicò anche a Foggia, Potenza, e Gioia del Colle.
I mesi di Marzo del 1962 e del 1987 risultano essere al momento i più rigidi, in Italia, degli ultimi quarant’anni.