A parte brevi intervalli episodici, l’autunno sulle Alpi è stato tremendamente caldo e siccitoso, un problema non da poco per lo stato di salute dei ghiacciai. Il ciclo naturale è stato stravolto negli ultimi mesi e di questa anomalia hanno risentito con forza non solo i versanti italiani, ma anche quelli esteri. Tutta colpa di un dominio anticiclonico che non ha praticamente quasi mai permesso i regolari ingressi delle perturbazioni atlantiche: la persistente presenza dell’alta pressione ha regalato, soprattutto in montagna, un tipo di condizioni autunnali alquanto miti e soleggiate.
In alta quota si sono inevitabilmente avute le maggiori anomalie termiche: sulle vette Sulle vette si è avuto il mese di novembre più caldo dall’inizio delle misurazioni nel 1864. Sul Säntis la temperatura media di novembre ha superato di quasi 6 gradi il valore di riferimento pluriennale. Lo scarto precedente più alto aveva superato la norma di circa 4 gradi: una differenza davvero abissale. Il manto nevoso è risultato molto esiguo, se non del tutto assente. Le prime nevicate che si erano avute ad inizio ottobre erano poi state letteralmente divorate da un poderoso rialzo termico: in quel frangente si erano persino avute paurose inondazioni con ingenti danni sulle vallate sottostanti, soprattutto verso l’Oberland Bernese ed il Vallese.
L’autunno ha poi successivamente seguito una piega sempre più anticiclonica, con caldo e penuria di precipitazioni divenute una costante senza fine che ancora adesso caratterizza la situazione meteorologica: il bilancio quasi conclusivo (comprende i dati fino al 27 novembre) fanno emergere che si è trattato, per la Svizzera, della seconda stagione più calda degli ultimi 150 anni, con uno scarto positivo dalla norma a livello nazionale di +1.9°C, rispetto alla media trentennale del periodo 1961-1990. Il precedente autunno più caldo era stato quello del 2006, con uno scarto di quasi 3 gradi.
Rispetto a 5 anni fa quest’anno la temperatura a basse quote è risultata leggermente più bassa, mentre in alta montagna si sono registrati valori equiparabili Le precipitazioni sono state scarse al nord delle Alpi con quantitativi tra il 40 e l’80% della norma, mentre sul versante sud-alpino i valori si sono maggiormente avvicinati alla norma. Tutti i dati presenti nell’articolo sono frutto del primo bilancio dell’autunno stilato da Meteo Svizzera.