In diverse occasioni, abbiamo ribadito come la stabilità degli anticicloni invernali non sempre porta il bel tempo con le tipiche giornate assolate ed anzi a prevalere sono spesso i forti grigiori e le tinte nebbiose. Da qualche parte il bel tempo c’è eccome, sono soprattutto le Alpi a godere dei maggiori benefici determinati dall’espansione di questo possente campo d’alta pressione.
In alta quota domina infatti un’atmosfera decisamente tersa, con aria insolitamente tiepida e secca, mentre alle quote più basse staziona invece tutto l’umido e l’aria nebbiosa, intrappolata per via della forte compressione operata dall’alta pressione. Si tratta di una tipica situazione da forte inversione termica, esaltata dagli effetti della figura barica anticiclonica in consolidamento sopra le nostre teste: i moti ascendenti sono pressoché inibiti e l’aria ferma e immobile non fa altro che esaltare l’accumulo di umidità, responsabile poi delle nebbie che si vanno accentuando al Nord.
L’alta pressione è particolarmente vivace alle altezze superiori dell’atmosfera, ove si avvale del contributo determinante di masse d’aria d’estrazione sub-tropicale. Lo zero termico è praticamente decollato a quote di oltre 3000-3200 metri, così da attenuare ulteriormente lo scarsissimo gradiente termico verticale sulla colonna d’aria fra il suolo pianeggiante e l’alta montagna.
Un assaggio di fiammata primaverile si è avuto soprattutto sulla Valle d’Aosta, con temperature diurne da piena primavera nella giornata di ieri, giovedì 13 gennaio. I valori hanno toccato addirittura i 18 gradi sul capoluogo, ma a spiccare maggiormente sono stati i picchi di 10 gradi a quote prossime ai 2000 metri d’altezza.
Modesti effetti favonici hanno accentuato queste impennate termiche, soprattutto in alcune aree vallive ove si è propagata l’aria calda presente in quota. Temperature molto alte, con picchi attorno ai 20 gradi, si sono registrate anche in Piemonte, sulla Valle d’Aosta. Simili impennate termiche col favonio si sono viste molto più accentuate in inverni del passato: celebre in tal senso è stato l’inverno del 2007, quando le temperature erano persino schizzate su livelli davvero estivi.