Il peggioramento che ci siamo lasciati alle spalle non era certo l’ideale per portare discrete nevicate sulle nostre Alpi. Solo i versanti di confine hanno beneficiato di discrete nevicate, che però non sono poi così risultate particolarmente consistenti come quelle che erano cadute nel precedente breve episodio perturbato settembrino. Circa mezzo metro di neve è caduto al Passo dello Stelvio, che è stato chiuso proprio per l’intensa bufera. E a proposito del Passo dello Stelvio, dal 2012 tutte le auto dovranno pagare un pedaggio: il transito sarà quindi solo a pagamento ed i fondi ottenuti verranno utilizzati per opere di manutenzione stradale e investimenti per la tutela dell’ambiente e del paesaggio alpino.
Ben diversa la situazione sui versanti alpini esteri e quindi oltre confine, dove la neve è caduta con maggiore abbondanza e per più giorni. Tutte le Alpi stanno però fin d’ora iniziando ad attraversare una fase molto critica per la tenuta della neve, almeno alle quote medie sotto i 2800-2600 metri. Un’avvezione d’aria calda sta accompagnando la rimonta anticiclonica ed è destinata ulteriormente ad intensificarsi: per intenderci, lo zero termico (altitudine alla quale si troverà mediamente la temperatura di zero gradi) si porterà in diverse aree della cerchia alpina persino sopra i 4000 metri d’altezza.