La Primavera per le regioni prealpine ed alpine è un periodo ideale alle precipitazioni ben più che l’inverno, inoltre, le perturbazioni, anche quelle a carattere freddo, apportano maltempo, con precipitazioni.
L’aria fredda di origine artica marittima è notoriamente molto spessa, e riesce a scavalcare le montagne alpine, scende verso sud e scalza l’aria più calda, genera moti convettivi e quindi ammassi nuvolosi.
Le correnti venute ieri nella regione alpina, erano molto fredde, con valori atmosferici che di solito si registrano nella stagione invernale. Con le basse temperature si è avuta una violenta condensazione dell’aria in vapore acqueo e si sono verificate intense nevicate.
Attorno ai 1000 metri di quota, tra Lombardia orientale, Trentino Alto Adige e nord Veneto si sono accumulati al suolo tra i 20 ed i 40 centimetri di neve, mentre a 1500 metri è caduto mezzo metro di neve.
Le fitte nevicate erano accompagnate dal vento, così che su tutta la regione alpine, dal versante italiano a quello svizzero e austriaco si sono avute tormente di neve.
In Germania è nevicato fitto anche a quote inferiori ai 500 metri, a Monaco di Baviera si è verificata una forte tormenta di neve.
La neve è caduta anche sull’Appennino settentrionale, le Alpi piemontesi e valdostane, così anche su quelle friulane, ma con quantità inferiori.
La primavera alpina quest’anno è abbastanza instabile, con basse temperature ed un deciso ritardo stagionale rispetto alle medie degli ultimi anni. C’è solo da sperare che il cambiamento verso l’estate avvenga con gradualità, e senza eventi atmosferici estremi.
La neve di Primavera non è un fenomeno raro alle quote di 1000 metri delle Alpi, si può dire che succeda quasi ogni anno.
Andrebbe sottolineato che il fenomeno successo ieri, ha avuto caratteristiche invernali, con basse temperature per tutto il giorno, complice il massiccio arrivo d’aria fredda e la copertura nuvolosa.