Al seguito del fronte perturbato, aria decisamente fredda si è andata ad addossare sui settori alpini centro-orientali: i maggiori effetti sui versanti esteri, dove le correnti settentrionali favoriscono l’addossamento della copertura nuvolosa compatta e più produttiva, che solo in parte riesce a sconfinare sui versanti italiani più settentrionali. Spruzzate di neve, fino a quote prossime ai 1000 metri, stanno interessando soprattutto i crinali altoatesini, l’Alta Val Pusteria e la Valle Aurina.
Il maltempo sta colpendo con particolare rilievo il Friuli Venezia Giulia, per gli effetti terminali del passaggio perturbato: accumuli notevoli sulla fascia prealpina, con punte ancora provvisorie di ben 180 millimetri nella località di Musi. L’intensità delle precipitazioni temporalesche e l’ingresso della Bora stanno portando nevicate fino a quote decisamente basse soprattutto sul tarvisiano, ove tuttavia i fenomeni dovrebbero essere agli sgoccioli.
Nel frattempo la Bora è entrata furiosa anche sul Golfo di Trieste con raffiche prossime ai 100 km/h: sul capoluogo giuliano la temperatura è crollata di ben 10 gradi in poche ore, poco fa si misuravano appena 6 gradi con temporale in atto. Lecito attendersi probabili fiocchi di neve anche sulle zone collinari del Carso: si tratta di un evento piuttosto simile a quello accaduto una decina di giorni fa.